L’attaccante della Lazio, che si è già sbloccato con un gran gol al Napoli alla prima di campionato, sfiderà sabato la Juve nel giorno dell'esordio in bianconero del fenomeno portoghese allo Stadium. L’ottobre scorso la doppietta che guidò i ragazzi di Simone Inzaghi ad una vittoria che a Torino mancava da 15 anni
E pensare che questa sfida l’avrebbe potuta giocare con un altra maglia. Juventus-Lazio non sarà mai una gara come tutte le altre per Ciro Immobile, che in bianconero ci è passato eccome. Un sogno, sembrava. Per un ragazzo che aveva fallito nelle giovanili della Salernitana e che era rinato a Sorrento. Poi la chiamata di un certo Ciro Ferrara, che lo porta a Torino nel 2007 e che lo fa esordire in Serie A a Bergamo nel 2009. Le valanghe di gol nella giovanili da parte di un ragazzo 17enne dallo spiccato accento napoletano e il debutto in Champions contro il Bordeaux. Poi le strade si sono separate, ma questo rappresenta il passato.
Esordi da gol. E Klose è lì…
Il presente, infatti, dice che Immobile ha cominciato la sua terza stagione con la Lazio. E lo ha fatto alla grande, con un gol all’esordio ai danni del suo Napoli. Tanto spettacolare, quanto inutile al fine del risultato. Ma una perla che sa di déjà vu, perché il buon Ciro aveva fatto lo stesso anche nelle due annate precedenti: l’estate scorsa, con la doppietta nella Supercoppa vinta contro la Juventus e con il gol alla prima di campionato sul campo del Chievo; due stagioni fa, con la rete che aprì le danze per la vittoria per 4-3 di Bergamo contro l’Atalanta. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora Inzaghi può stare sereno. Due anni fa i gol totali furono 26, l’anno scorso addirittura 41. Fare meglio, a questo giro, sarebbe una vera impresa. Sicuramente l’unico modo per continuare a scalare la classifica marcatori all time dei giocatori della Lazio nel solo campionato: per ora Ciro si piazza all’ottavo posto, a quota 53. A due gol da Klose, settimo. La freccia è già stata messa.
Immobile vs CR7: la sfida
A proposito di gol, dall’altra parte ci sarà un certo Cristiano Ronaldo, rimasto a secco all’esordio con il Chievo e desideroso di sbloccarsi quanto prima. L’ultima volta che il portoghese è entrato da avversario allo Stadium, ne è uscito re: vittoria con il suo Real, prodezza in rovesciata e doppietta personale. Un po’ come Ciro, insomma. Sì, perché Immobile l’ottobre scorso guidò la sua Lazio in una vittoria che a Torino mancava da ben 15 anni. Lo fece con due reti in avvio di ripresa, appunto. La prima su assist di Luis Alberto, la seconda dal dischetto dopo aver scartato Buffon. 2 a 1 per la Lazio e undicesimo gol nelle prime 8 giornate per il ragazzo cresciuto in bianconero ma diventato grande altrove. La Lazio spera in un epilogo del genere. Ciro-CR7, che la sfida abbia inizio.