L’allenatore azzurro dopo la rimonta sul Milan: “Primo tempo non disastroso, ma nella ripresa è cambiato tutto grazie alla nostra volontà di non mollare e alla spinta del pubblico. Serata emozionante”. Poi sul Milan di Gattuso: “E’ una buona squadra, che ha sofferto solo nella seconda parte. Noi avevamo una partita in più sulle gambe e questo era un vantaggio”
Sei punti in due partite, niente male per la nuova "vita" italiana di Carlo Ancelotti. Il suo Napoli, dopo l’esordio vincente con la Lazio alla prima giornata, si ripete in rimonta anche contro il Milan. Lo fa al San Paolo, al termine di una partita al cardiopalma, che ha visto gli azzurri soffrire per i primi 50’ e andare sotto di due reti. Infine la reazione e la rimonta: "Il primo tempo non è stato disastroso, ma sufficiente -ha spiegato l’allenatore del Napoli ai microfoni di Sky Sport - siamo stati sorpresi da due cambi di gioco sui quali abbiamo preso gol in entrambe le occasioni. Davanti non riuscivamo a fare male, poi nella seconda parte la gara è cambiata. C’è stata una forte reazione, dovuta alla voglia di crederci, di non mollare e alla passione del pubblico, che ci ha spinto molto. È stata una bella emozione".
La reazione e i segnali
Dall’altra parte l’allievo Gattuso, che lo ha messo in difficoltà costringendolo alla rimonta: "Il Milan è una buona squadra - ha detto - ha fatto la sua partita e ha sofferto solo nella seconda parte, dove non è riuscito a contenerci anche per via della stanchezza. Noi avevamo anche una partita in più sulle gambe e questo poteva rappresentare un vantaggio. Sicuramente questa partita ci dà dei segnali importanti: bisogna evitare di complicarci le cose in questo modo, perché non è sempre possibile rimediare come fatto oggi. Cosa ho detto alla squadra nell’intervallo? Che dovevamo stare tranquilli nonostante la partita sembrasse incanalata. Dopo la prestazione è stata diversa".
L’idea 4-2-3-1
All’ora di gioco l’ingresso in campo di Mertens, che ha preso il posto di Hamsik per un Napoli super offensivo con il 4-2-3-1: "No, non è stata la mossa della disperazione - ha sottolineato Ancelotti - questa potrebbe diventare anche una scelta dal primo minuto. I nostri eserni alti lavorano molto in fase difensiva e lui sa giocare molto bene fra le linee, dove da’ qualità". Chiosa finale sulla Juventus, che fa compagnia agli azzurri in cima alla classifica a quota sei punti: "È presto per dire se il gap si sia ridotto o meno. Noi bisogna solo imparare da partite come queste, perché oggi ce l’abbiamo fatta a recuperare ma non è sempre possibile”.
Mertens: "Pensiamo partita dopo partita"
"È bello vedere lo stadio così pieno. A Napoli, ad agosto, la gente è in vacanza, ma oggi c’era comunque e ci ha aiutato”. E’ un Dries Mertens davvero molto contento quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport. Per lui un'altra partita da subentrato: “Ma siamo tanti giocatori forti in panchina, tutti meriteremmo di giocare. Ora però sono stanco dopo il Mondiale e poi c’è Milik che sta facendo molto bene”. Parole da leader le sue, al quinto anno in azzurro. La stagione è cominciata benissimo per la squadra, che ha bissato la vittoria all’esordio contro la Lazio: "Il gruppo era già forte - ricorda l’attaccante belga - siamo reduci da un campionato da 91 punti. Adesso bisogna continuare così, pensare partita dopo partita e provare a vincerle tutte”.