Genoa, alla scoperta di Piatek: l’uomo-gol rossoblù

Serie A

L’attaccante polacco ha iniziato nel migliore dei modi la sua avventura in maglia rossoblù. Dopo un precampionato da protagonista assoluto e una notte da urlo in Coppa Italia, il classe ‘95 è subito andato in rete anche all’esordio in Serie A. Dalla strana pronuncia del suo nome alle origini, fino agli idoli di infanzia e agli hobby: alla scoperta di Piatek

SERIE A, GENOA-EMPOLI 2-1: I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA

PIATEK E I SUOI FRATELLI: QUANDO I GOL ARRIVANO DAL MERCATO

MARASSI RICORDA LE VITTIME DEL PONTE MORANDI: LE FOTO

Il suo nome era già scritto in rosso sui taccuini di gran parte degli addetti ai lavori. Adesso tutti quanti, compresi tifosi e semplici appassionati, difficilmente non parleranno di lui: è bastato pochissimo tempo, ma Krzysztof Piatek ha già conquistato tutti. Prima un precampionato da protagonista assoluto, con ben 12 reti all’attivo nelle amichevoli con la maglia del Genoa, poi una notte da sogno in Coppa Italia, con 4 gol contro il Lecce in appena 41 minuti di gioco. Infine l’esordio da urlo in Serie A: all’attaccante polacco arrivato in rossoblù nella sessione estiva di calciomercato sono bastati appena 6 minuti per raccogliere con estrema freddezza l’assist di Mimmo Criscito e andare a segno contro l’Empoli, mettendo la firma sui primi tre punti del suo Genoa nella nuova stagione. Un inizio che non poteva essere dei migliori per Piatek, che sin da subito ha fatto capire di essere un vero predestinato.

La pronuncia del nome e le origini

Un calciatore per nulla banale Krzysztof, che ha anche una particolarità nel suo cognome. Proprio così: si scrive Piatek, si pronuncia Pióntek. Da tenere a mente. Così come le sue caratteristiche: buona tecnica, gran senso della posizione e assoluta fame di gol. Quella che si è sviluppata a Dzierżoniów, in Bassa Slesia, la piccola cittadina dove è nato nel 1995 e dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone, nonostante laggiù gli sport che andavano per la maggiore fossero il nuoto e le bocce. Ma Piatek aveva immediatamente deciso di diventare un calciatore, grazie anche alle gesta di due calciatori diventati gli idoli d’infanzia, Zinedine Zidane e Ronaldo il Fenomeno. L’Arsenal la sua squadra preferita, il connazionale Robert Lewandowski e Harry Kane i modelli contemporanei.

Le caratteristiche e l’arrivo al Genoa

Grande senso della posizione e fame di gol, si diceva, per il nuovo numero 9 gel Genoa, che può essere impiegato in avanti sia da centravanti puro che da esterno, grazie anche alla capacità di giocare indifferentemente con entrambi i piedi e alle buone doti da colpitore di testa. Le prime risposte, dopo il grande precampionato, sono arrivate anche in Serie A: nessun timore all’esordio per Piatek, che in una partita ancor più delicata per il suo Genoa – quella del ricordo delle vittime della tragedia del Ponte Morandi – ha risposto immediatamente presente. Freddezza assoluta al centro dell’area e rete gonfiata, per la gioia di Marassi, la sua nuova casa. Quella dove vivere tutti i giorni nel capoluogo ligure insieme alla compagna Paulyna, invece, è in Corso Italia, ritenuto il luogo ideale per apprezzare al meglio il clima e la bellezza della città. Immediatamente affascinato dal nostro Paese Piatek, che ha deciso di iscriversi a un corso di italiano per apprendere al più presto la lingua in modo da poter comunicare nel miglior modo possibile con il resto della squadra. Questione di professionalità, quella che ha conquistato Davide Ballardini, che sin da subito ha deciso di affidare il peso dell’attacco sulle spalle del ragazzo arrivato dalla Polonia: "Penso che Piatek possa davvero diventare un grande giocatore – ha detto l’allenatore del Genoa dopo la vittoria all’esordio contro l’Empoli -, ma ancora non vorrei dirlo troppo…".

Le sirene dall’estero e il derby con la Samp

Un colpo importante quello del Genoa, che in estate ha deciso di puntare tutto sull’attaccante polacco, nell’ultima stagione capocannoniere in Ekstraklasa – il massimo campionato del suo Paese – grazie ai 21 gol segnati con la maglia del Cracovia. Tanti i sondaggi dalla Premier League e dalla Bundesliga per Piatek, ma ad anticipare tutti è stata la società del presidente Preziosi, che per il classe ’95 ha sborsato circa 5 milioni di euro. E a svolgere un ruolo determinante nell’operazione è stato lo stesso Piatek, che ha scelto Genova e il Genoa probabilmente anche grazie ai consigli dei connazionali già presenti nella città della Lanterna, ovvero Kownacki, Bereszynski e Linetty. Con loro, tutti rappresentanti della sponda blucerchiata della città, Piatek ha già un appuntamento imperdibile fissato per il prossimo novembre: il derby contro la Sampdoria. Un altro appuntamento che Piatek non vorrà sbagliare. Ma se chi parte bene è già a metà dell’opera, in vista del futuro l’attaccante del Genoa non può che stare tranquillo.