Venerdì la Roma sfiderà il Milan a San Siro. Lo stadio che fu anche di Stephan El Shaarawy dal 2011 al 2015: “Ma non so se giocherò, il mister ha provato diverse soluzioni. Importante ripartire dal secondo tempo visto contro l’Atalanta. Strootman? Andati via giocatori importanti, ma ci sono giovani di gran talento”
FLORENZI, OUT CON IL MILAN
ROMA-ATALANTA, 3-3 SHOW ALL’OLIMPICO
Un’ora di gioco alla prima di campionato contro il Torino. Solo panchina nell’esordio all’Olimpico con l’Atalanta. L’avvio di stagione di El Shaarawy ha due volti, in attesa della “terza prova”. Venerdì, infatti, la sua Roma sfiderà il Milan a San Siro. 102 presenze in rossonero per lui, quattro stagioni dal 2011 al 2015. Troppo per dimenticare e per definirla una partita come le altre: “Anche se non so se giocherò – scherza ai microfoni di Sky Sport direttamente dal prato di Trigoria – abbiamo provato diversi sistemi in allenamento su come andare ad aggredirli, che poi è sempre stata la nostra forza. Il mister farà le sue valutazioni”.
La reazione con l’Atalanta
Una partita di lusso, la migliore occasione per ripartire dopo il pareggio sofferto ottenuto contro l’Atalanta: “Abbiamo sbagliato molto nel primo tempo – ammette – soprattutto nei tempi di aggressione. Questo ha favorito l’Atalanta, che è stata brava nell’alzare il ritmo e nel coglierci impreparati. Il lato positivo di quella partita è stata la reazione nella ripresa, che per poco non ci ha portato perfino a vincere. Abbiamo cambiato modulo, ma a fare la differenza sono stati l’orgoglio e la voglia di cercare il gol da parte di tutti. Bisogna ripartire da lì. Il sistema di gioco può anche cambiare, il mister ruota spesso e ci fa sentire tutti importanti. L’importante resta comunque lo spirito di sacrificio”.
Le polemiche su Monchi
Ma a Roma non è stata una settimana facile, a prescindere dal 3-3 contro l’Atalanta. La cessione di Strootman al Marsiglia, infatti, ha fatto storcere il naso ai tifosi e il ds Monchi è tornato al centro delle polemiche: “All’inizio dell’anno scorso si sentivano gli stessi identici discorsi, poi siamo arrivati alle semifinali di Champions League. Erano partiti molti giocatori forti, quest’anno lo stesso. Kevin sarà sicuramente una grande mancanza, perché era una figura carismatica all’interno dello spogliatoio, un giocare che si faceva sentire. Ma dall’altra parte ci sono dei ragazzi giovani e di grande talento, su cui il club ha voluto investire e sui quali tutti noi crediamo tanto. Non bisogna lanciarsi in giudizi forti dopo appena due giornate di campionato, perché questi giovani hanno bisogno di crescere con calma. Dobbiamo migliorare su tante cose ma ci sono tutti i presupposti per fare partite importanti come abbiamo fatto l'anno scorso”.
La Juventus
Obiettivo qualificazione in Champions, dunque. Ma non solo, perché la Roma non si pone limiti. Ed ecco, quindi, che anche la Juventus non può essere collocata fuori dalla lista delle rivali: “Noi dobbiamo fare il nostro campionato – sottolinea El Shaarawy – senza pensare troppo a loro. Dobbiamo vincere le nostre partite, poi si vedrà. Sicuramente sono più forti dell’anno scorso, hanno giocatori e alternative importanti. Sarà ancora più difficile tenerne il passo. CR7 ancora senza gol dopo 180’? Le nostre difese sono difficili da superare, anche di più rispetto ad altri campionati. Tuttavia penso che sia stato anche sfortunato in alcune circostanze. Si è visto tutto il suo talento, ha sfiorato il gol in diverse occasioni. Sicuramente arriverà molto presto”.