Tra United e Real, e nelle ultime dieci stagioni, solo una volta Ronaldo non aveva segnato nelle sue prime partite dell’anno. Tra agosto e settembre 2010 quattro match a secco prima di sbloccarsi. Ma le statistiche confermano la sua voglia di gol
La Juve vince, ma ai tifosi bianconeri manca ancora qualcosa. Questione solo di pazienza, probabilmente, perché uno come CR7, che in carriera è a quota 571 gol e ha battuto tutti i record possibili, prima o poi la prima rete in maglia bianconera la troverà. Pochi dubbi. Ci ha provato anche contro il Parma il portoghese, così come contro Chievo e Lazio. In attesa del Sassuolo il 16 di settembre per poi tornare nel suo habitat naturale, quello della Champions. La sua coppa che vuole portare anche a Torino e che proverà a conquistare di nuovo a suon di quei gol che però sono ora ancora a quota zero. Numero che difficilmente accosti a Ronaldo, e che nelle sue precedenti nove stagioni (tutte le sue in maglia Real) si era verificato appena una volta. Fine estate 2010: CR7 gioca le prime tre partite dell’anno e non fa mai gol. Come oggi. In quella stagione i match senza gioia personale diventeranno quattro, salvo poi sbloccarsi alla quinta contro l’Espanyol. Prima e dopo sempre a segno. Campanello d’allarme Juve allora? Affatto, perché a dispetto di una prestazione opaca in Emilia, i numeri delle partite di CR7 confermano la sua voglia di sbloccarsi.
La partita di Ronaldo contro il Parma
CR7 ai raggi X
23 tiri in tutto il campionato: nessuno come lui. 9 nello specchio: nessuno come lui. 3 chiare occasioni da gol create (dati Opta): come lui solo Ivan Perisic, appaiato in graduatoria. 8 i tiri contro il Parma, di cui uno nello specchio con 3 (non “chiare”) occasioni create. Numeri traducibili in una frase: Ronaldo c’è, ma manca ancora qualcosa. Il gol, per esempio, e una perfetta sintonia con la squadra che, quando arriverà, potrà alzare clamorosamente la pericolosità dei bianconeri sotto porta. Letali, e spietati, esattamente come lo era anche il Real per cui CR7, salvo il periodo agosto-settembre 2010, aveva sempre segnato almeno una volta nelle sue prime tre dell’anno. Quattro le reti nei primi 270’ nel 2009 e nel 2011, una nel 2012, e poi, in serie fino alla scorsa stagione: una, due, cinque, due e tre. Tra Liga, Champions e Supercoppe varie. Più un gol nelle prime tre anche col Manchester United nel 2008-09, per arrotondare le sue precedenti partenze a dieci anni tondi tondi. Quelle di un Ronaldo sempre super ma che in Italia sembra arrivato con un motore diesel, che esce dal Tardini senza rete e anche con l’occhio gonfio. In attesa di gonfiare, finalmente, la rete.