Lazio Frosinone 1-0: lampo di Luis Alberto, Inzaghi riparte. Gol e highlights

Un gol dello spagnolo a inizio ripresa permette ai biancocelesti di superare il Frosinone e trovare i primi punti in campionato dopo le sconfitte con Napoli e Juventus. A secco Immobile, che si divora un gol

LAZIO FROSINONE MINUTO PER MINUTO

SERIE A: LA DIRETTA GOL DELLA 3^ GIORNATA

LAZIO-FROSINONE 1-0

49' Luis Alberto (L)

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic (82' Murgia), Lulic; Luis Alberto (90' Badelj); Immobile (85' Caicedo). All. S. Inzaghi

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Brighenti, Salamon, Capuano; Zampano (71' Ghiglione), Chibsah, Maiello, Cassata (81' Soddimo), Molinaro; Perica (71' Ardaiz), Ciano. All. Longo

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LE STATISTICHE

Nelle precedenti 75 partecipazioni alla Serie A, non è mai successo che la Lazio abbia perso tutte le prime tre partite stagionali di campionato.
 
La Lazio ha realizzato solo un gol in questo inizio di campionato, era dal 2001/02 che non segnava cosi poco dopo le prime due partite stagionali in Serie A.
 
Un punto nelle prime due partite di campionato per il Frosinone finora: nella stagione 2015/16 il primo punto dei ciociari era arrivato alla 5ª giornata (1-1 vs Juventus).
 
Frosinone ancora a secco in questo campionato: l’ultima squadra neopromossa a non aver segnato alcun gol nelle prime tre giornate di Serie A era stato l’Empoli nel 2005/06.
 

Precedenti

Nei due precedenti contro la Lazio in Serie A, il Frosinone non è riuscito a fare gol: una sconfitta per 2-0 e un pareggio a reti bianche. La Lazio ha vinto tutte le ultime cinque sfide contro squadre neopromosse in Serie A, realizzando ben 21 reti (4.2 in media a match). Nelle ultime 22 sfide casalinghe contro squadre neopromosse nel massimo campionato, la Lazio è sempre rimasta imbattuta (17V, 5N), mantenendo la porta inviolata in ben 14 di queste.
 

Focus Giocatori

A partire dal 2012/13 Ciro Immobile è il giocatore italiano che ha segnato maggiormente nei cinque maggiori campionati europei (90 gol), almeno 28 in più di qualsiasi altro.
 
Ciro Immobile è a una sola rete di distanza dal raggiungere Miroslav Klose (54 gol) come settimo marcatore nella storia della Lazio in Serie A.
 
Immobile ha trovato il gol nell’unico precedente contro il Frosinone in Serie A: gol su rigore nel gennaio 2016, quando vestiva la maglia del Torino.
 
Stipe Perica è l’attaccante del Frosinone che conta più reti in Serie A (10) – l’ex Udinese è però a secco da 20 partite di campionato, il suo digiuno più lungo nella competizione.
 
Camillo Ciano è il giocatore che aveva fornito il maggior numero di passaggi vincenti nella scorsa Serie B (15, inclusi i play-off).
 
Dall’altra parte, Luis Alberto è il giocatore che aveva fornito più assist nella Serie A 2017/18 (14), nessuno ha fatto meglio in una singola stagione da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (2004-05).
 
A partire da gennaio 2018, Sergej Milinkovic-Savic ha segnato tre reti di testa, solo Florian Thauvin (quattro) ha fatto meglio tra i centrocampisti nei cinque maggiori campionati europei.
 
Sfida tra i due giocatori di movimento che hanno recuperato più palloni in questo campionato: Sergej Milinkovic-Savic (21) e Raffaele Maiello (20).
 
Il primo gol in Serie A di Edoardo Goldaniga è arrivato proprio all’Olimpico contro la Lazio: il difensore non ha però vinto nessuna delle tre sfide contro i biancocelesti nella competizione.
 
Wallace è il giocatore che ha intercettato il maggior numero di palloni (12) in questo campionato.
 
Francesco Acerbi conta 17 respinte difensive nella Serie A 2018-19, più di ogni altro giocatore. Acerbi è inoltre il giocatore che ha intercettato più palloni in Serie A (93), a partire dalla scorsa stagione (2017/18 e 2018/19).
 
Nessun portiere ha effettuato più parate di Marco Sportiello (otto) in queste prime due giornate di campionato.
 
- di Redazione SkySport24

Basta un lampo di Luis Alberto all’inizio della ripresa per regalare alla Lazio una vittoria che ha soprattutto il sapore della ripartenza, dopo i due ko contro Napoli e Juventus con cui era iniziato il campionato. Inzaghi batte così il Frosinone di Longo che nella scorsa giornata aveva fermato suo fratello Pippo (e il suo Bologna) sullo 0-0 e si scrolla di dosso un peso, soprattutto psicologico, che sembra gravare sulle spalle della squadra dalla sconfitta contro l’Inter con cui si è chiusa la passata stagione, con l’obiettivo Champions sfumato quando sembrava ormai raggiunto.

Si riparte da qui, dunque, per Inzaghi; il Frosinone invece si conferma squadra in grado di poter creare grattacapi anche alle big: ha sofferto e lasciato l’iniziativa agli avversari, ma ha avuto il merito di restare in partita fino all’ultimo. Tutta un’altra squadra, molto più solida, rispetto a quella vista alla prima giornata, stesa dall’Atalanta.

La partita

Il primo tempo è prevalentemente di marca laziale, con il copione chiaro fin da subito: la squadra di Inzaghi mantiene il possesso palla e accerchia l’area del Frosinone alla ricerca del varco giusto (o con la conclusione da fuori quando non lo trova), mentre gli uomini di Longo sfruttano i momenti in cui i padroni di casa si sbilanciano per delle sortite in contropiede. Nascono così le occasioni più clamorose da una parte e dall’altra, con un gol giustamente annullato a Milinkovic-Savic dopo 4’ (tocco sotto porta su sponda di Acerbi, ma era partito in fuorigioco sulla precedente spizzata di Parolo), un tiro fuori dello stesso serbo dopo un incantevole scambio nello stretto con Immobile, un palo di Parolo che schiaccia di testa su perfetto cross di Lulic e un gol divorato da Immobile al termine dell’azione più bella: Milinkovic-Savic vede un corridoio geniale e ci infila il pallone per Lulic che arrivato sul fondo, dalla sinistra, crossa basso e teso in mezzo, trovando Immobile che non inquadra la porta da posizione favorevolissima. Il Frosinone risponde con un colpo di testa di Cassata su angolo e un tentativo di Perica in contropiede, ma Acerbi si dimostra insuperabile.

Per trovare il vantaggio serve l’intervallo, in cui la Lazio riordina le idee uscendo dagli spogliatoi determinata a essere più incisiva. E così è: passano solo 4’ e sul tiro di Lulic, respinto corto dalla difesa del Frosinone, si avventa Luis Alberto, che con un destro secco ravvicinato non lascia scampo a Sportiello, facendo esplodere l’Olimpico in un boato liberatorio. Scrollatosi il peso di dosso, la Lazio cerca il raddoppio con Milinkovic-Savic, che non si fa mai pregare quando c’è da provare il destro dalla distanza, e lo sfiora con Acerbi, in una delle sue escursioni nell’area avversaria. Il corner di Luis Alberto è spizzato da Parolo, Acerbi gli sbuca alle spalle ma la sua deviazione finisce alta. Longo ci prova allora con i cambi, dando un’impronta più offensiva al Frosinone, che ci prova fino all’ultimo: la Lazio stringe i denti e porta a casa i tre punti, forse la cosa che contava di più in questo momento per Inzaghi e i suoi, per ripartire più leggeri.