Accadde oggi, George Weah e il "coast to coast" contro il Verona

Serie A

Domenico Motisi

George Weah durante la memorabile azione che lo portò al gol contro il Verona nel 1996 (Ansa)

Era l’8 settembre 1996, il liberiano prese la palla dentro la sua area di rigore e concluse l’azione all'interno di quella avversaria segnando un gol memorabile. Una cavalcata devastante e una rete che tutt’ora è tra le più belle mai viste a San Siro

WEAH PRESIDENTE DELLA LIBERIA

Oggi è il presidente della Liberia, ma 22 anni fa George Weah era centravanti del Milan e Pallone d’oro in carica. Proprio all’8 settembre del 1996 risale uno dei gol più belli, se non il più bello in assoluto, del campione africano. Quando si parla di "coast to coast" nel calcio, il pensiero va immediatamente a quella perla di King George durante la prima giornata di Serie A: una rete che rappresenta tutt’ora una delle più incredibili mai viste a San Siro, l’emblema della potenza e della tecnica dell’attaccante liberiano che partì dalla sua area e si ritrovò ad esultare nell'area avversaria. A farne le spese furono i calciatori dell’Hellas Verona, investiti dalla sua forza devastante.

I 90 metri di King George

Sono state 58 le reti realizzate da Weah con la maglia del Milan, 46 di queste in campionato. Tra tutte, però, la più significativa è quella del "coast to coast" contro il Verona. Era il minuto 88 della prima giornata, i rossoneri si trovavano in vantaggio per 2-1, il numero 9 recuperò palla nella sua area di rigore dopo un calcio d’angolo battuto dall’Hellas. Da lì iniziò una progressione devastante durante la quale superò tre avversari prima di entrare nell’area avversaria e battere il portiere dei veneti con un diagonale di destro. Forza, tecnica, resistenza e precisione: in quella galoppata c’era tutta l’essenza di George Weah. La partita finì poi 4-1 ma nella memoria dei tifosi milanisti c’è ancora la furia di King George.

La carriera di George Weah

Nato a Monrovia l’1 ottobre 1966, Weah iniziò a giocare nella squadra del suo paese d’origine, il Mighty Barolle per poi passare all’Invicible Eleven. Lasciata la Liberia, si trasferì in Camerun prima di volare in Francia al Monaco. Con la maglia monegasca si mise in luce segnando 47 reti in 103 presenze tra il 1988 e il 1992. Dopo quattro stagioni arrivò la chiamata del Psg e nella capitale francese mise in bacheca i primi trofei personali: capocannoniere in campionato e capocannoniere in Champions League. Fu così che nel maggio del 1995 il campione liberiano approdò al Milan e nello stesso anno conquistò anche il Pallone d’oro. Weah è tutt’oggi l’unico calciatore africano ad aver vinto questo premio. Dopo cinque stagioni a Milano, all’età di 34 anni, il bomber lasciò l’Italia per provare l’esperienza (poco fortunata) in Premier League con la maglia del Chelsea prima e Manchester City poi. Torna in Francia nel 2001 all’Olimpique Marsiglia per poi chiudere la carriera all’Al-Jazira.

Weah in politica

Nel dicembre del 2017, alla sua terza partita elettorale, George Weah è riuscito a diventare il presidente della Liberia dopo aver vinto il ballottaggio e ottenendo più del 60% dei voti. Da sempre legato al suo Paese, l’ex centravanti ha intrapreso la carriera politica appena dopo aver lasciato il mondo del calcio. Infatti, prima di essere eletto lo scorso inverno, Weah si era candidato anche alle elezioni del 2005 e del 2011, senza però ottenere la presidenza.

Timothy, sulle orme del padre

Con King George ormai impegnato a tempo pieno in politica, c’è un altro Weah che potrebbe seguire le orme del campione ex Milan: si tratta di Timothy, terzogenito del presidente liberiano, nato il 22 febbraio del 2000. Il giovane Weah, però, non è africano come il padre ma newyorkese ed è per questo motivo che ha scelto di giocare con la nazionale Usa, diventando il primo millennial ad indossare la maglia a stelle e strisce. Dotato di una velocità e di una tecnica che ricordano quelle paterne, Timothy è attualmente un calciatore del Paris Saint Germain, lo stesso club per il quale ha giocato George dal 1992 al 1995. Con i francesi ha debuttato in prima squadra il 3 marzo 2018, nella partita vinta contro il Troyes, mentre il 12 agosto 2018, in occasione della prima giornata della Ligue1 appena iniziata, ha segnato la sua prima rete in campionato nel match vinto 3-0 contro il Caen.