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George Weah nuovo presidente della Liberia: eletto con il 61% dei voti

Calcio
George Weah (getty)

L'ex Pallone d'oro e attaccante del Milan ha vinto, al terzo tentativo della sua nuova carriera, le elezioni in Liberia, conquistando più del 60% dei voti. Il 22 gennaio riceverà il testimone alla guida del Paese da Ellen Johson-Sirleaf

Alla sua terza partita elettorale, George Weah è riuscito a centrare la vittoria: l’ex attaccante del Milan è infatti ufficialmente il nuovo presidente della Liberia, dopo aver vinto il ballottaggio del 26 dicembre conquistando più del 60% dei voti. "È con profonda emozione che voglio ringraziare il popolo liberiano per avermi onorato votandomi. È una grande speranza” ha scritto nel pomeriggio il 51enne di Monrovia, riuscito a trionfare dopo un processo elettorale lungo e sofferto, cominciato lo scorso ottobre (nel mezzo, il 7 novembre, anche un turno rinviato per irregolarità). Al terzo tentativo - ci aveva provato sia nel 2005 che nel 2011, uscendo sconfitto - Weah è riuscito ad avere la meglio sul suo avversario politico Joseph Boakai, che è stato vicepresidente dal 2005, conquistando 12 contee su 15. Il 22 gennaio prossimo l’ex Pallone d’Oro riceverà il testimone del governo della Liberia da Ellen Johson-Sirleaf, premio Nobel per la pace nel 2011.

Weah: dal calcio alla politica

Il classe 1966 è stato da sempre legato alla sua terra, l’Africa, tanto che, una volta terminata la carriera da calciatore, ha subito intrapreso quella di politico, fino ad arrivare alla strabiliante vittoria che lo ha portato a vincere le elezioni. La sua popolarità è legata non solo alla sua carriera calcistica in Europa, ma anche alle sue modeste origini (lo soprannominano “ragazzo del ghetto” in Liberia), argomento tra i più presenti nelle sue campagne elettorali e che ha fatto sì che molte persone si siano identificate in lui. Nella sua carriera da calciatore, Weah ha vestito le maglie di Monaco, Psg, Milan, Chelsea, Manchester City e Marsiglia. Con i rossoneri è stato protagonista di cinque stagioni meravigliose, dal 1995 al 2000, in cui ha messo insieme 147 presenze condite da 58 reti in tutte le competizioni. L'ex Psg e Marsiglia ha anche sollevato il Pallone d'Oro nel 1995 (è l’unico africano a poter vantare un tale trofeo), posizionandosi davanti a Jurgen Klinsman e Litmanen.