Dopo la bruciante sconfitta interna contro il Parma e l'esaltante rimonta in Champions col Tottenham, la squadra di Spalletti riparte da una trasferta insidiosa, quella del Ferraris contro la Sampdoria di Giampaolo. L'allenatore nerazzurro ha presentato la sfida in conferenza stampa
SAMPDORIA-INTER, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE
A me è parso che se la sia cavata benissimo anche essendo fuori ruolo, ha dovuto fronteggiare due avversari molto diversi ma entrambi molto veloci, che puntano sempre l'uomo. È stato bravo ad accompagnare e seguire Son. È stato saltato un paio di volte, ma è il minimo contro avversari così, anzi succede molto più spesso in genere. Sono tranquillo perché so di poterlo rimettere lì qualora ne avessi bisogno.
Della Samp, ho molta stima del lavoro di Giampaolo perché è una persona squisita e un allenatore moderno. Ci ha messo troppo per salire alla ribalta, ma sta facendo vedere le sue qualità. Ha uno staff di primo livello e sa condizionare tutti con la visione del suo calcio. La squadra sa costruire dal basso e giocare sulle reazioni degli avversari, creando densità nel settore centrale. Spero di ritrovare Sabatini domani al campo, anche se so che deve completare alcune cure. Sarei felicissimo di riabbracciarlo domani.
Sono felice che si sia espresso così perché è un bravo ragazzo e in questo modo di confrontarsi può trovare l'equilibrio per rendere al meglio. Lui può essere messo in più posizioni, sa fare diverse cose. È in condizioni ottimali se gestisce la palla, se si mette in un settore di campo che la sua fisicità gli permetta di non avere difficoltà. Un centrocampista avanzato o un esterno che entra nel campo, può essere un calciatore importante.
Perisic secondo me non ha fatto male nella partita dove poi io l'ho tolto perché per distanze e velocità è uno che ha i livelli più alti. Non ha avuto riscontro perché non si è trovato a gestire la palla o ha fatto giocate talentuose che ha nelle corde. Sono considerazione che valgono tutti i calciatori.
Per quanto riguarda Cancelo e Rafinha, non si potevano prendere. Li ringrazio per quanto hanno fatto per noi, il lavoro è stato fatto con qualità e professionalità perché sono due professionisti straordinari, con il migliore in bocca al lupo possibile. Abbiamo le loro stesse caratteristiche in altri calciatori, per cui siamo tranquilli e cercheremo di mettere in evidenza queste qualità.
L'esultanza di Trevisani e Adani è stata una mancanza di rispetto per i giornalisti italiani che hanno tifato Tottenham. Loro hanno riportato ciò che è accaduto in campo, perché il contesto e l'importanza voleva quello. È successo anche con altre squadre. Hanno fatto una telecronaca spettacolare, che ha tirato dentro lo stadio anche le persone che erano a casa. Per cui gli si fanno i complimenti.
Sì, vorrei che da questa partita qui esca una consapevolezza di capacità e carattere. Si è visto, dopo aver preso gol non abbiamo perso la bussola e abbiamo saputo prendere rischi senza essere disuniti e spezzati in due tronconi come era successo in altre partite. Questa deve essere una qualità acquisita, che dobbiamo portarci dietro anche per le prossime uscite.
Per quanto riguarda questi due giorni, non so se saranno bastati per recuperare: alcune partite consumano tantissimo. Sono gare dove si spende più del normale. Quelli che non avevano giocato hanno fatto il completamento della fatica fatta a livello di gruppo in modo corretto, poi abbiamo rifatto qualcosa stamattina per dare un po' di impulsi che riguardano la reattività e la velocità di esecuzione, ma le valutazioni vere le facciamo domani sera. Non c'è altra possibilità. Le facce comunque erano più serene. Ma noi non dobbiamo vivere sul risultato precedente.
Per quanto riguarda Totti, io leggerò il libro e poi dopo che l'ho letto si fanno due discorsi. Poi ho una partita davanti che è molto più importante di qualsiasi cosa.
Un po' tutto. Lui deve fare dei movimenti che diano beneficio alla squadra, così come loro devono considerare quali sono le sue qualità mettendolo in condizione di esprimersi al meglio. Per realizzare un calciatore top bastano pochi secondi di talento, ma per essere un campione ci vogliono 95 minuti di personalità, dentro la squadra e sempre vicino al pallone.
Io ho delle responsabilità importanti, per come va la squadra e per come reagisce in determinati momenti, per come si allena. Non siamo soddisfatti per come sono andate alcune partite, ma se vado a pensare a come abbiamo lavorato, trovo il conforto della professionalità e della serietà, perché noi lavoriamo bene. Sono quelle le cose importanti da fare sempre. È chiaro che non sempre si riesce ad ottenere il massimo e lì subentra la mia posizione. Non avendo ancora strutturato una mentalità fortissima, se abbassiamo un poco il livello arrivano risultati brutti, che mettono in imbarazzo tutto il mondo interista.
Sicuramente il carattere, la personalità e lo spirito che ha avuto il gruppo. C'era il rischio di andare a ritrovare quelle discontinuità che si sono avute in precedenza quando siamo andati sotto nel punteggio, invece siamo rimasti in equilibrio e abbiamo giocato alla pari. Anzi, andando ad aggredire anche alta nella metà campo avversaria, costringendoli ad un gioco sporco. Questo è il carattere che mi fa piacere vedere.
Vincere certe partite rinforza e fa capire che i mezzi ci sono. Il punto è saper usare nuovamente certi mezzi. La partita di martedì ha nascosto dentro se stessa anche un bonus, che rivincendo domani potrebbe andare a moltiplicare le cose positive che si ricevono. Riuscendo a dare seguito a quella vittoria anche domani, varrebbe molto di più due singole partite.