Doping, Giuseppe Rossi positivo: la procura chiede un anno di stop. L'attaccante: "Sono sempre stato pulito"

Serie A

L'ex Genoa, attualmente svincolato, è stato trovato positivo alla dorzolamide dopo un controllo effettuato al termine della partita della scorsa stagione contro il Benevento. Il giocatore: "Si tratta di contaminazone alimentare"

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Non c'è pace per Giuseppe Rossi. Nemmeno oggi che, dopo una carriera tormentata dagli infortuni, l'ex attaccante di Parma e Fiorentina non ha rinnovato il proprio contratto con il Genoa e ora è fermo in attesa di trovare una nuova opportunità. Che però potrebbe non arrivare proprio. Non parliamo di un altro infortunio, questa volta, ma di un problema con il doping. Il calciatore è risultato infatti a una sostanza "specificata", ovvero consentita dal regolamento solo in caso di spiegazioni plausibili (che Rossi non ha fornito alla Procura Nado) dopo il controllo effettuato al termine di Benevento-Genoa, giocata il 12 maggio scorso e terminata 1-0 per i campani. 

La sostanza incriminata dovrebbe essere il dorzolamide, un inibitore dell'anidrasi carbonica e agente anti-glaucoma, contenuto solitamente nei colliri. Pepito Rossi, però, nei due interrogatori cui è stato già sottoposto, ha negato di aver mai fatto uso del collirio e per questo la Procura antidoping di Nado Italia ha chiesto un anno di squalifica, senza tuttavia sospendere il calciatore, che è attualmente senza squadra. Il processo è stato fissato per il 1° ottobre alle 14.

La difesa di Rossi

"Sono sempre stato pulito - ha scritto il giocatore in una nota congiunta con il suo procuratore, Andrea Pastorello - si tratta di un caso che va archiviato, perché la positività è fondata su una contaminazione alimentare. I chiarimenti forniti agli inquirenti - si legge ancora nella nota - hanno escluso l'intenzionalità della finalità dopante, anche perché il controllo effettuato la settimana precedente era risultato negativo".

Ballardini: "Sono certo: Rossi non si è dopato"

"Nella vita non ho tante certezze, ma di sicuro Giuseppe Rossi non ha fatto uso di sostanze proibite". Lo ha detto l'allenatore del Genoa Davide Ballardini, che "scagiona" il suo ex giocatore. Parole di conforto all'attaccante sono arrivate anche dal direttore generale rossoblù, Giorgio Perinetti: "La vicenda non ci riguarda direttamente, ma siamo profondamente dispiaciuti per il ragazzo - ha detto Perinetti - Siamo convinti che potrà dimostrare la sua estraneità. Credo sia un equivoco". Nessun legame tra l'indagine della Procura e la scelta della società di non rinnovare il contratto a Rossi: "Quando lo abbiamo scoperto non era nemmeno un nostro tesserato. La decisione è stata di natura tecnica".