Il Var ha assegnato un rigore ai nerazzurri nel primo tempo per un tocco con le dita della mano sinistra di Vitor Hugo su cross di Candreva. Ecco l'interpretazione dell'episodio
In un colpo solo l'intervento del Var Irrati per far rivedere a Mazzoleni il mani di Hugo su cross di Candreva, con conseguente rigore pro-Inter, ha fatto prendere due rivincite: una all'Inter stessa, che era stata penalizzata dall'errore di un altro arbitro Mondiale, Rocchi, reo di aver sorvolato sul mani di Dimarco in Inter-Parma; l'altra a Perisic, che proprio da Irrati era stato inchiodato nella finale di mosca: era stato il Var italiano, considerato il migliore al mondo, a segnalare all'arbitro argentino Pitana il tocco di mano dell'interista, facendo scattare il rigore per la Francia. L'episodio conferma comunque che sul fallo di mano siamo lontani dal trovare una chiave interpretativa che metta d'accordo tutti. Il concetto di “volontarietà” espresso nel regolamento com'è noto non viene considerato in maniera letterale, ma affidandosi ad alcuni parametri, che nemmeno in epoca Var però riescono a portare all'uniformità di giudizio. L'ultimo, esposto in più di un'occasione dal designatore Rizzoli, è quello che prevede una “presunzione di colpevolezza” quando il difensore usa il corpo per opporsi a un tiro o, come in questo caso, a un cross, e la presunzione di innocenza quando un difensore va a contrastare l'avversario sul pallone. Per questo il mani di Hugo diventa punibile (è certo che la scelta di Irrati e Mazzoleni sia stata condivisa) così come doveva esserlo (sempre secondo Rizzoli e la commissione arbitrale) quello di Dimarco in Inter-Parma. Perché allora in quella occasione il Var Rocchi non intervenne? Perché comunque c'è una percentuale di valutazione affidata alla sensibilità personale e a quel termine – volontario – che rende indigesti rigori come quelli di San Siro. C'è sempre il “movimento naturale” e la “distanza ravvicinata” che dovrebbero essere un'attenuante. Dovrebbero, ma l'interpretazione attuale privilegia altri aspetti. Con una certezza: come la giri la giri – e cambiare il regolamento rendendo punibili tutti i tocchi di mano sarebbe rischiosissimo – sul fallo di mano si continuerà a litigare.
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