Alessandro Alciato ha raccontato il rapporto speciale che lega l'allenatore del Napoli al campione bianconero a poche ore dal big match allo Stadium. Dalle risate insieme al vino "reale" regalato al compleanno di Ronaldo, complicità che non escludeva pagelle altissime riservate da Ancelotti
Amici contro allo Stadium, big match della 7^ giornata in Serie A che riserva lo scontro al vertice tra Juventus e Napoli nonché la reunion tra Carlo Ancelotti e Cristiano Ronaldo. Due figure centrali nel Real Madrid che conquistò la Dècima, agognata Champions League raggiunta grazie all’allenatore italiano e ai gol del fenomenale portoghese. Un rapporto speciale coltivato tra il 2013 e il 2015, anno dell’esonero di Carletto dalla panchina spagnola pur lasciando ottimi ricordi tra i Blancos. È stato Alessandro Alciato a svelare segreti e aneddoti tra i due prossimi avversari a Torino, intesa non comune a partire dalle sensazioni del tecnico azzurro rivelate dal nostro collega: "Se Cristiano Ronaldo sta in campo fermo al suo posto e sorride, io me ne accorgo. So cosa sta per accadere anche se non sono più il suo allenatore: si sta per scatenare l’inferno". Basterà davvero uno sguardo a Re Carlo per capire in anticipo cosa combinerà il cinque volte Pallone d’Oro?
Quella chiacchierata a Marrakech
Inizialmente coinvolti in un rapporto puramente professionale, Ancelotti e Ronaldo riuscirono a svoltare in una serata a Marrakech alla vigilia di una finale vinta al Mondiale per club. Fino a quel momento il portoghese si confermò esaltante sul campo e riservato fuori: difficile che si aprisse oltre misura, come raccontato da Alciato. Ebbene, in quell’occasione CR7 spiazzò tutti unendosi al tavolo dello staff e sedendosi su una sedia: parlò per un’ora raccontandosi a 360 gradi soprattutto dal punto di vista personale. Tutti rimasero sorpresi poiché non abituati ad uno slancio simile del portoghese: da allora l’intesa tra i due divenne totale.
Quante risate tra CR7 e Ancelotti
"Ancelotti c’è, è stato ed è sempre nel mio cuore", ha spiegato recentemente Cristiano Ronaldo, una confessione sincera sul legame a metà tra amicizia e ambito professionale che ha unito i due ex Real Madrid. Non sorprende quindi come il portoghese si sia schierato per la prima volta a difesa di un proprio allenatore come accaduto il 23 maggio 2015: "Grande allenatore, persona eccezionale, speriamo di lavorare insieme anche nella prossima stagione", il tweet di CR7 dedicato a Carletto che tuttavia venne esonerato due giorni più tardi da Perez. È piuttosto rimasta d’attualità a Madrid la battuta "Troppa acqua uccide le piante", frase che Cristiano rivolse ad Ancelotti in merito ai carichi eccessivi durante le sedute d’allenamento. L’attuale tecnico del Napoli sorride ancora quando ricorda quella frase, nient’altro che una risata alla base del rapporto tra i due.
Un vino reale per un campione
Alciato ha svelato pure l’aneddoto legato al vino che Ancelotti regalava a Cristiano Ronaldo per il suo compleanno, ovvero il Vega Sicilia: si tratta del rosso prodotto nella regione di Castiglia e León nonché il vino bevuto dai Re di Spagna. Annata 1985, ovviamente, nient’altro che la data di nascita del fenomeno di Funchal. Spazio per il lavoro e la fatica in quel Real Madrid, tuttavia non mancavano le discussioni su cibo e bevande tra Carlo e CR7. Insomma, nemmeno un modello maniacale per alimentazione e cura del corpo si negava un bicchiere di vino "reale": naturalmente i costi sono poco accessibili, d’altronde è possibile pagare 2.000 euro a bottiglia trattandosi di un’eccellenza nella categoria.
Le pagelle di Carlo
Abitudine di Ancelotti, a Napoli come a Madrid, è quello di riunire lo staff nel proprio ufficio all’indomani delle partite per dare le pagelle: voti ovviamente segreti a differenza di quelli pubblicati sui giornali. La domanda sorge spontanea: quale sarà stato il voto più basso ricevuto da Ronaldo? "Credo che il voto minimo negli anni insieme sia stato un 7,5 - ha azzardato il nostro Alciato -, d’altronde segnava ogni partita e gli faceva vincere incontri su incontri". Poi al termine di ogni mese via alle medie per decretare il migliore in assoluto che, nel 90% dei casi, era sempre il fenomeno di Funchal. Pagelle tutt’ora d’attualità a Napoli ma non nei confronti degli avversari: CR7 verrà così risparmiato da Carletto a differenza di Insigne, quasi sicuramente ai vertici nelle griglie del Napoli targato Ancelotti. Quale sarà stato il voto più alto mai dato a Cristiano? "Un 11 dopo la finale della Décima", ha scherzato Alciato in riferimento all’ossessione per quell’ambitissima Champions League.