L'esterno rossonero ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sky Sport dove ha affrontato diversi temi: "Non possiamo perdere punti con le piccole. Il Milan è come una famiglia per me, Gattuso ha creato un'idea di squadra"
I tre pareggi consecutivi, arrivati in gare dove era lecito aspettarsi di più (Cagliari ed Empoli in trasferta, Atalanta in casa), costringono il Milan ad un esame interno per capire come poter crescere sotto questo aspetto. L'idea di Gennaro Gattuso, alla seconda stagione alla guida dei rossoneri, è che manchi la mentalità da grande squadra. Una tesi, questa, condivisa anche da Suso e ribadita dallo spagnolo nell'intervista esclusiva realizzata da Sky Sport: "Sono d’accordo col mister. Il gioco da grande squadra ce l'abbiamo, così come tutto il resto, ma non la mentalità. Come quando dobbiamo gestire il vantaggio o stare più stretti in campo, in questo senso. È questione di tempo e di fortuna. È vero che siamo una squadra giovane ma dobbiamo crescere il più velocemente possibile. Gattuso non ha responsabilità però, queste cose dipendono da noi. Dobbiamo essere più attenti e concentrati, senza avere paura". È lo stesso calciatore a riconoscere di poter fare meglio: "Si può sempre migliorare e fare di più. Lo spogliatoio è molto unito, fatto da tanti bravi ragazzi, mi sento come se fossi qui da 15 anni e questo rende il Milan una famiglia per me. Sono stato premiato per le 100 presenze con questa maglia e sono felicissimo. È un orgoglio aver vestito questa maglia tutte queste volte, è il sogno di quando ero bambino".
Obiettivo Champions
L'auspicio della società e della squadra ad inizio anno era quello di arrivare tra le prime quattro per ottenere una qualificazione in Champions League che aumenta introiti e appeal. "Ce la possiamo ancora fare, ma non dobbiamo perdere questi punti per strada. Quando affrontiamo Juventus, Inter e Roma il pareggio ci può anche stare, ma con le piccole bisogna vincere" ha proseguito Suso. L'esterno ha quindi riflettuto sul cambiamento che c'è stato con l'avvento di Gattuso: "Con Montella mi sono trovato bene, mi ha dato molta fiducia. Ora invece si è creata una squadra, il gruppo è stato compattato ed è stato un lavoro complicato. I nostri campioni? Ne abbiamo due: Higuain e Reina, che hanno portato un altro tipo di mentalità".