Buffon, nostalgia Juve: "BBC, amici veri. Li sento spesso. Berlino 2006 la finale più emozionante"

Serie A
Buffon_Juventus_BBC_Getty

Ricordi e futuro. Il portiere italiano ha risposto alle domande dei suoi followers su Instagram, mostrando una certa nostalgia verso i suoi ex compagni di squadra ai tempi della Juventus: “Barzagli, Bonucci e Chiellini amici veri e importanti. Ci sentiamo spesso”. Poi il presente: "Qui a Parigi è tutto coinvolgente"

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Con Areola la concorrenza è tanta. Giocare sempre non sarà semplice, ma in fin dei conti a 40 anni uno dovrà pur gestirsi. Buffon, ormai, lo sa fare bene. Dalla Juventus al Psg, il discorso non cambia. Così come i risultati della sua squadra a seconda che in campo ci sia lui oppure il suo illustre collega. Nove vittorie su altrettante partite giocate in Ligue1 per il Psg, in cinque di queste fra i pali c’era proprio l’italiano. Compreso nel 5-0 con cui Mbappè e compagni hanno stritolato il Lione nell’ultima giornata. Primo posto indiscusso in classifica e già un vantaggio di otto punti sul Lille secondo: “Potrei giocare per altri dieci anni, chissà” Aveva detto in un’intervista all’Equipe. Quello che è certo è che il tempo passa e che certi ricordi gli hanno lasciato un po’ di nostalgia.

Fra finali, miracoli e…orgoglio italiano

Come quelli della sua avventura juventina: “Mi sento spesso con i miei vecchi compagni, in particolare con Chiellini, Bonucci e Barzagli, con cui abbiamo condiviso tanti anni sia con la Juve, sia con la Nazionale. Sono amici veri e importanti, oltre che grandi giocatori” Ha spiegato Buffon rispondendo alle domande dei suoi quasi 7 milioni di followers su Instagram. I suoi vecchi compagni li potrebbe ritrovare durante il cammino in Champions, anche se in quel caso il destino sarebbe veramente crudele. Non solo calcio, però, fra i temi richiesti. C’è tanta vita privata, come quella che sta conducendo a Parigi: “Dove tutto è nuovo, interessante e coinvolgente – ha detto – mi mancava un’esperienza lontano dall’Italia e sono felice per la decisione presa”. Ha solo voglia di giocare il buon Gigi, per pensare a quello che farà dopo il ritiro c’è ancora tempo: “Onestamente non ho ancora deciso – ha sottolineato - mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio dove credo che l’esperienza di noi giocatori possa essere un valore aggiunto per la crescita del movimento”.
Dal presente e dal futuro al passato, ricco di soddisfazioni, di ricordi indelebili e di tante…finali: “Tutte quelle che ho giocato sono emozioni allo stato puro. Ma se devo indicarne una sola, anche se in maniera un po’ scontata, dico la finale della Coppa del Mondo”. Un sogno cullato fin da piccolo, fin da quando guardava i suoi idoli dalla televisione: “In molti sanno che da bambino mi innamorai del ruolo del portiere grazie a N’kono – ha continuato Buffon - in generale però non ho mai avuto grandi idoli. Ho sempre amato le squadre che, anche se non favorite, non mollavano mai. Come il Genoa di Scoglio o il Pescara di Galeone”. E dopo un picco di orgoglio italiano: “Francia Corta o Prosecco? Preferisco il rosso toscano” Ecco il momento di dover sfogliare l’album dei miracoli per fare il podio delle tre parate più belle della sua carriera: “Dico quella di Italia-Paraguay, poi Parma-Inter su Recoba e Italia-Germania su Podolski”.