Juve-Genoa, Juric riparte sfidando i bianconeri: gli unici a cui ha segnato da calciatore

Serie A

Diego Ponzè

Richiamato alla guida del Genoa dopo l'esonero di Ballardini, Ivan Juric ricomincia con un impegno difficile: di fronte ha la Juventus, capolista a punteggio pieno. Una squadra che comunque all'allenatore croato riporta alla mente anche bei ricordi

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Per cominciare la sua terza avventura al Genova non poteva capitargli avversario peggiore, se fin qui Allegri non ha perso per strada nemmeno un punto. Ju-ric contro Ju-ve, l'inizio gli suonerà familiare, e gli ricorderà certamente un precedente positivo: il suo gol ai bianconeri. Una rarità, anzi un pezzo unico. Perchè in 125 partite con il Genoa Juric ha segnato solo quella volta. Nel 2006, in Serie B, e a festeggiarlo tra i compagni d'allora c'era già Criscito, ora il suo capitano.

Corsi, ricorsi e ricordi

Indimenticabili, come il 3-1 di due anni fa: finora il capolavoro dello Juric allenatore, che stese la Juve con 3 gol in mezz'ora. Trionfo che la squadra - a 19 punti e quasi in zona Europa - pagò poi carissimo. Salvo il recupero con la Fiorentina, zero vittortie in quasi 3 mesi, e 8 ko. Ultimo e fatale, il 5-0 di Pescara che spinse Preziosi a salutare Juric.

Richiamato alla fine di quella stagione, e così ancora al via un anno fa. Con la Juve, sempre la Juve, subito di scena la prima a Marassi, e l'autogol di Pjanic più il rigore di Galabinov a dare l'illusione di poter replicare la meraviglia di una stagione prima. Finì invece 2-4, e non gradì quel doppio vantaggio sprecato, il presidente, che iniziò fatalmente a riflettere sul secondo esonero: Juric lasciò a Ballardini un Genoa penultimo con 6 punti in 12 partite.

Stavolta lo eredita proprio a 12 punti, con una partita da recuperare. E sarà subito inevitabile, il confronto con il precedessore, che nella sua seconda esperienza genoana ricominciò proprio da una sfida a casa della Juve: 5 anni fa, Borriello fermò inaspettatamente la Juve di Conte. Ora tocca a Piatek provarci. Con i consigli di Ivan, che - almeno con la Juve - davanti alla porta non è stato poi così terribile.