Il presidente della Juventus ha aperto i lavori dell'assemblea degli azionisti della società bianconera all'Allianz Stadium: "Ringrazio Marotta, abbiamo deciso di conferire maggiori responsabilità a risorse già presenti. A Paratici l'area sportiva". In risposta all'inchiesta di 'Report': "Non ci si può associare a bagarinaggio, mai favorito l'ingresso di striscioni che ho sempre definito 'canaglia'"
Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, aprendo l'assemblea degli azionisti all'Allianz Stadium ha replicato a quanto emerso nella trasmissione di Rai 3 ‘Report’: "La Juventus rispetta alla lettera le procedure di vendita e non può accettare che ancora oggi si insinui il dubbio che possa essere associata a fenomeni di bagarinaggio". "Le uniche cose per cui la Juventus è stata sanzionata- ha aggiunto Agnelli - è l'avere venduto biglietti in numero superiore a quelli consentititi dalla legge Pisanu, e per il fatto che il responsabile della sicurezza, Alessandro D'Angelo, ha favorito l'introduzione di materiale non autorizzato al secondo anello del nostro stadio in occasione del derby del 2014". Poi un'altra precisazione sul caso degli striscioni sulla tragedia del Grande Torino esposti nella curva sud bianconera in un derby del 2014: "Chi parla di quell'episodio deve attenersi ai fatti, ogni altra considerazione è falsa e infondata. C'è stata una sentenza della Corte Federale d'appello, e gli autori dello 'striscione canaglia' sono stati individuati grazie alle tecnologie della Juventus, sono stati consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Il nostro responsabile della sicurezza non ha aiutato a introdurre striscioni canaglia". Nella conferenza stampa del pomeriggio il presidente della Juve è tornato sull'argomento: “Con Cairo ci sentiremo in giornata. Ci siamo scusati in quella occasione per lo striscione su Superga. Il nostro responsabile sicurezza non ha colpe”.
"Si tenta nuovamente di fare spettacolo, spacciando per inedita un'intercettazione che è già agli atti". Cosi' il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nella conferenza stampa dopo l'assemblea degli azionisti. "La vicenda - aggiunge - è stata per noi dolorosa, ogni giorno lavoriamo per mantenere nel nostro stadio tranquillità e sicurezza. E' un dolore acuito dalla scomparsa di Bucci, per questo rispettiamo in silenzio il lavoro di quanti indagano".
Il dopo Marotta
Parole di stima per Giuseppe Marotta da parte del presidente bianconero: “Sono 40 anni che gestisce club di calcio, con successi come quelli del Venezia. Poi l'Atalanta e la Samp lasciata in Champions prima di raggiungere la Juve. La capacità, la conoscenza di Marotta, sono stati strumentali per la crescita di questa Società e anche a lui dobbiamo un caloroso ringraziamento e un applauso. L'elemento che ci ha permesso le scelte che abbiamo fatto è la capacità di Aldo e Beppe di far crescere professionisti sotto di loro, far crescere futuri professionisti che possano prendere il loro ruolo. Si è scelto di conferire i ruoli a risorse già presenti in azienda. Per quanto riferibile a Beppe Marotta, si è scelto di ridistribuire le mansioni in parte a chi già ricopriva un ruolo apicale e a chi fa già parte del Consiglio. Ci sarà quindi una nuova generazione di leader cui affidare la Juventus. Paratici (sport) con al fianco Federico Cherubini, Marco Re (servizi), Giorgio Ricci (ricavi)". Parole di stima per Marotta ribadite anche nel pomeriggio in conferenza stampa: "Mi ha insegnato tanto. Farò di tutto per non farne sentire la mancanza".
Cristiano Ronaldo
"Il fatto che Cristiano Ronaldo, il giocatore più forte dal mondo, abbia scelto la Juventus è motivo di grandissimo orgoglio". "Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere - ha aggiunto - che la differenza la fa la squadra, ma avere i migliori professionisti in ogni ruolo aiuta a ottenere i risultati prefissati".
Under 23 e giovani
"Oltre ai successi della prima squadra ci sarà da fare un forte lavoro di integrazione per la nuova squadra di quest'anno, l'Under23. Al di là di avere lottato e cercato in questi anni l'introduzione delle seconde squadre, quest'anno è stato possibile ma solo da fine luglio. La squadra dell'Under23 sicuramente fatta di giovani talentuosi, ha avuto una ricerca di identità. Il percorso dei giovani è sempre stato caratterizzato da prestiti con scarso minutaggio per mettere nelle gambe anni che sono poi tradotti in minuti prima di appurare la loro capacità di approdare in pianta stabile non dico in squadre che lottano per qualcosa, ma semplicemente in Serie A. La parte più difficile è stata dare un'identità a una squadra che prima non esisteva. Far capire ai giocatori che sono parte integrante della Juventus e devono essere pronti per la prima squadra e avere una corsia specializzata. Avere dei giocatori per la prima squadra può significare la riduzione della rosa di due o tre elementi con il risparmio che questo comporta sapendo di avere giocatori di certo affidamento. Dall'altro lato vogliamo dare a questi ragazzi un futuro nel calcio professionistico. Ultimo ma non ultimo e questo deve essere chiaro dall'Under 8 fino alla prima squadra, l'obiettivo deve essere vincere"
Troppo odio
"Il calcio non è politica, dobbiamo avere tutti lo stesso obiettivo: far crescere il movimento, avere un campionato esaltante, vedere le italiane trionfare in Europa, rivedere l'Italia vincere la Coppa del Mondo". Così Andrea Agnelli, all'assemblea degli azionisti. "Abbiamo bisogno di armonia nell'ambiente. Lo sfottò è un discorso, l'odio è un altro. Purtroppo, nel calcio si sta divulgando quello che è un sentimento generale delle societa': l'odio contro qualcuno o qualcosa".
No al secondo stadio e polisportiva
"Un secondo stadio non è allo studio, mentre ampliare l'Allianz Stadium non è possibile". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, sulla possibilità, come richiesto da un azionista all'assemblea. "L'Allianz Stadium non è possibile espanderlo - ha detto il primo dirigente bianconero al massimo, se sarà e quando sarà, sarà creato un altro stadio".
Agnelli ha anche chiuso all'ipotesi di creare una polisportiva - "no, al momento non c'è apertura agli altri sport" -, intervento rafforzato dalle parole del Chief Revenue Officer della società, Giorgio Ricci: "Come ha detto il presidente le maglie da basket sono una pura operazione commerciale. Siamo molto sensibili all'allargamento verso nuovi target, come gli appassionati di altri sport".
Paratici: "Ho incarico allargato, darò tutto"
"Sono al nono anno alla Juventus, adesso il mio incarico si è un po' allargato, spero di svolgerlo nel migliore dei modi. E darò tutto me stesso per cercare di fare il meglio possibile. In Champions abbiamo un ruolo da favoriti, ce lo siamo meritati e siamo consapevoli della nostra forza". Così, all'assemblea degli azionisti, il ds bianconero Fabio Paratici che, dopo l'uscita di scena degli a.d. Beppe Marotta e Aldo Mazzia, assume il ruolo di responsabile dell'area sportiva del club bianconero.
Approvato il bilancio
L'assemblea degli azionisti della Juventus ha approvato il bilancio 2017/2018 della società che ha chiuso con una perdita di 19,2 milioni di euro e ricavi per 504,7 milioni. Nell'esercizio precedente c'era stato un utile di 42,6 milioni e ricavi pari a 562,7 milioni.