Con una squadra rivoluzionata in vista della trasferta di Champions a Liverpool, il Napoli supera agevolmente un Frosinone mai pericoloso e torna a -8 dalla Juve. Apre Zielinski in avvio, raddoppia Ounas, la chiude Milik con una doppietta. Si rivede dal primo minuto Ghoulam (due assist), esordio per Meret e Younes
NAPOLI-FROSINONE 4-0
7' Zielinski, 40' Ounas, 68' Milik, 84' Milik
Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Luperto, Koulibaly, Ghoulam; Ounas (73' Younes), Allan, Hamsik (80' Diawara), Zielinski; Insigne (75' Rog), Milik. Allenatore: Ancelotti.
Frosinone (3-4-2-1): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano; Zampano (71' Ghiglione), Chibsah, Maiello (76' Soddimo), Beghetto; Cassata, Campbell; Pinamonti (60' Ciano). Allenatore: Longo
Ammoniti: Zielinski (N), Cassata (F), Campbell (F)
Hamsik e Ariaudo si scambiano i gagliardetti: pochi istanti e ci sarà il calcio d'inizio
Stretta di mano e abbraccio tra Ancelotti e Longo, al loro primo confronto
Squadre nel tunnel degli spogliatoi, pronte a scendere in campo
Ancelotti fa turnover in vista della fondamentale gara di Champions contro il Liverpool. In porta spazio a Meret, in difesa si rivede, dopo 405 giorni, Ghoulam dal primo minuto. Spazio anche a Ounas e Luperto, mentre a centrocampo impossibile rinunciare ad Allan. Attacco: Insigne-Milik.
Il Napoli ha vinto entrambi i precedenti contro il Frosinone in Serie A, segnando nove reti e subendone una. Nel primo precedente disputato contro il Napoli in Serie A, il Frosinone ha subito cinque reti: non he na mai incassate di più in una partita del massimo campionato.
Il Napoli ha trovato i tre punti in tutte le ultime 13 gare di campionato contro squadre neopromosse, segnando in media 3.2 gol a partita.
Quattro dei cinque clean sheets registrati dal Napoli in questa Serie A sono arrivati al San Paolo.
In casa il Napoli è imbattuto da 12 incontri in campionato (9 vittorie, 3 pareggi); tuttavia, la squadra di Ancelotti ha vinto solo una delle ultime tre gare interne (2 pareggi). La striscia di 12 partite interne senza sconfitte in A degli azzurri è quella più lunga fra le squadre attualmente presenti nel torneo.
La testa è al Liverpool, ma non si direbbe. Il Napoli affronta, e supera, l'ostacolo Frosinone con l'atteggiamento giusto, e alla fine il 4-0 che ne viene fuori è la diretta conseguenza di una gara dominata dal primo all'ultimo minuto, sempre in totale controllo. Troppo timida la squadra di Longo, sorpresa nei primi minuti dal gol di Zielinski che le sconvolge la tattica iniziale, e così per gran parte del primo tempo gli ospiti si trovano nella condizione di dover cercare in qualche modo il pareggio, ma stando attenti a non scoprirsi.
Ancelotti, dalla sua, azzecca tutte le mosse: fa ampio turnover dando spazio a Meret tra i pali (esordio per lui, come Younes, entrato nel finale), fiducia a Ounas e a Milik - decisivo con l'Atalanta - e facendo riassaggiare il campo a Ghoulam, tra i protagonisti della gara con i due assist per il polacco. Tanti cambi producono l'effetto di un Napoli feroce fin dall'avvio, che spaventa il Frosinone e domina in lungo e in largo. Si gioca solo in una metà campo: basti pensare che la prima parata di Meret arriva alla mezz'ora, quando il Frosinone, accorgendosi che non c'è modo di arrivare dalle sue parti con una trama ragionata, prova a sorprenderlo con un pallonetto dalla trequarti di Maiello. Al 74', invece, il primo angolo degli ospiti, altro dato indicativo del tipo di gara andata in scena al San Paolo.
Nella ripresa, dopo che Ounas aveva trovato il 2-0 con un gran gol dalla distanza a pochi minuti dall'intervallo, la sigilla Milik, doppietta facile su due assist deliziosi di Ghoulam, con il polacco che arriva a quota 7 gol in campionato, come i compagni di reparto Insigne e Mertens. La Juve torna a -8, ma adesso è tempo di pensare ad Anfield. Il modo migliore per arrivarci era proprio una vittoria così.