Poche occasioni nel primo tempo, la difficoltà a segnare nella ripresa. Decide Milik, quando in pochi ci credevano, con una perla su punizione al 91'. Il polacco tiene aperto il campionato ed evita il titolo di campione d'inverno alla Juventus... in autunno. Per la squadra di Ancelotti è la settima vittoria nelle ultime nove partite. La Juve è a +8
CAGLIARI-NAPOLI 0-1
91' Milik
Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Pisacane (86' Cigarini), Romagna (80' Andreolli), Klavan, Padoin; Faragò, Bradaric, Ionita; Barella; Joao Pedro, Farias (69' Sau). All. Maran
Napoli (4-4-1-1): Ospina; Malcuit (81' Callejon), Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Ounas (71' Insigne), Allan, Diawara (61' Mertens), Zielinski; Fabian Ruiz; Milik. All. Ancelotti
Ammoniti: Padoin (C), Maksimovic (N), Insigne (N), Sau (C)
A lui, nel finale di Anfield, era capitata l’occasione che avrebbe potuto regalare al Napoli la qualificazione agli ottavi di Champions League. Sappiamo tutti come è andata. Pochi giorni dopo è stato lui con un grandissimo gol su punizione al 91' a regalare tre punti d’oro agli azzurri in una trasferta davvero difficile a Cagliari. Arkadiusz Milik in pochi giorni ha fatto girare la ruota del destino. Grazie alla sua perla, il Napoli si riporta a -8 dalla Juventus e non permette ai bianconeri di vincere il titolo di "campione d’inverno" quando l’inverno, formalmente, non è ancora iniziato. Quattro gol nelle ultime tre partite per Milik, che è riuscito ad andare a segno per la seconda volta in tre match di fila in Serie A. La prima tra la scorsa stagione e quella attuale. La seconda ora che ha avuto l’opportunità di giocare con continuità. Con gli otto gol messi a segno in campionato è il top scorer azzurro in stagione in campionato.
Super turnover di Ancelotti
L’allenatore del Napoli stravolge la squadra. Tantissimi i cambi rispetto alle ultime partite. Davanti a Ospina in porta le prime novità. A destra c’è Malcuit (e non Hysaj). In difesa punto fermo Koulibaly, con lui c’è Maksimovic. A sinistra Ghoulam, che torna a giocare con continuità. A centrocampo spazio sugli esterni a Ounas, a destra; Zielinski a sinistra e Allan e Diawara (non Hamsik) al centro. In avanti Fabian Ruiz a supporto di Milik. Per la prima volta vanno in panchina contemporaneamente Mertens e Insigne. Dopo il pareggio per 2-2 contro la Roma, invece, il Cagliari di Maran non ha proprio intenzione di mollare un colpo. Il 4-3-1-2 con Barella dietro ai "velocisti" Joao Pedro e Sau fa subito capire che i sardi vogliono difendere in modo compatto e giocarsela in contropiede. E lo faranno molto bene per buona parte di gara.
Poche occasioni nel primo tempo
Con tanti cambi, il Napoli tiene tanto palla (61.7% contro 38,3%) ma non riesce a impensierire più di tanto il Cagliari. La squadra di Maran è molto compatta dietro, e riesce a costruire in contropiede l’unica vera occasione della prima parte di gara con Faragò, che mette i brividi a Ospina ma non riesce a segnare. Cinque le conclusioni totali nei primi 45' del Napoli (una sola verso lo specchio della porta avversaria): solo contro la Juventus (quattro) i giocatori azzurri avevano tirato così poche volte in un primo tempo.
Grande intensità del Napoli, poi la perla di Milik
Nella ripresa, il Napoli rientra in campo con tantissima grinta e un’intensità diversa. Nei primi dieci minuti mette subito le cose in chiaro andando a un passo dal gol del vantaggio per quattro volte. Milik colpisce una traversa, anche se il Cagliari c’è e non molla un colpo. Per sbloccare la partita serve una punizione trasformata alla perfezione dal polacco al 97’. Il Napoli resta a -8 dalla Juventus.