L'attaccante e capitano della Samp vive un momento di forma straordinario: quella realizzata al Parma è la settima rete nelle ultime 6 partite giocate. I suoi numeri sotto porta sono inferiori solo a Cristiano Ronaldo
Destro, sinistro, tacco, testa. Fabio Quagliarella continua a segnare in tutti i modi e trascina la Sampdoria in zona Europa, a un passo dal Sassuolo e a sole tre lunghezze da quel sogno grandissimo chiamato Champions. L'attaccante napoletano dimostra di essere come il buon vino: migliora con il tempo. E adesso, alla veneranda età di 35 anni, sta vivendo un'altra stagione di altissimo profilo. Una continuità impressionante con quanto già fatto vedere nella passata annata, quella dei record. 19 i gol messi a segno nel 2017-18, dieci in più rispetto ai 9 realizzati in queste prime 16 giornate. L'ultimo arriva di testa contro il Parma, centro che chiude la partita in pochi minuti dopo il vantaggio di Caprari, entrambi arrivati sulla sapiente regia di Praet. Il centravanti è il faro della Gradinata Sud e da bravo capitano si mostra la guida perfetta anche per i compagni di squadra. Li incoraggia nei momenti di difficoltà, torna indietro per dare una mano in fase di impostazione e poi, oltre a registrare gol su gol, fornisce anche ottimi assist. Cinque quelli forniti nelle sue 15 presenze stagionali, il che lo hanno reso decisivo sotto porta in 14 occasioni fin qui.
Statistiche da capogiro per Quagliarella, seconde solo a quelle di Cristiano Ronaldo: il portoghese ha determinato 15 reti dei bianconeri, una in più rispetto al numero 27 della Samp che, però, è più fondamentale di CR7 per la sua squadra, con il 56% di parte attiva nei gol blucerchiati. Una freschezza fisica e mentale che alimentano le ambizioni di Giampaolo e lo rendono più sereno anche nelle scelte offensive, consapevole della facile adattabilità del suo capitano con ogni partner in attacco e trequartista alle spalle. I dati registrati fin qui dall'attaccante di Castellamare di Stabia sono migliori di quelli siglati dagli elementi offensivi del Napoli, Insigne e Mertens, e superiori anche ai numeri di Suso, 8 volte uomo assist ma in gol in sole 4 occasioni.
Gol a raffica per Quaglia: sono 7 nelle ultime 6 partite
La ricetta che dà vita all'elisir di Quagliarella è stata svelata prima: freschezza mentale e continuità, sia negli allenamenti che in campo. L'ex Torino segna a raffica e lascia il segno in ogni partita, distribuendo alla perfezione i suoi gol. Nelle ultime 6 partite giocate il classe '83 ha sempre firmato almeno una rete, permettendosi anche il lusso della doppietta nel poker rifilato al Bologna. Un ciclone travolgente per gli avversari, così come non lo era mai stato: la striscia attuale, infatti, rappresenta per lui un primato. Serie aperta contro il Milan (con in aggiunta un assist, entrambi inutili ai fini del risultato), e chiusa - per ora - contro gli emiliani, con una panchina di mezzo all'Olimpico utilizzata per riposare e ricaricare le batterie. Prestazioni che fanno sognare i tifosi blucerchiati e rammaricano quelli della Nazionale, con l'età avanzata a scontrarsi con l'ipotesi di un ritorno in maglia azzurra che, numeri alla mano, sarebbe più che meritato.