Dopo gli ultimi esami, lo staff medico della Roma ha escluso l'ipotesi dell'operazione chirurgica per risolvere il problema alla cartilagine che tormenta il capitano giallorosso dal 28 ottobre. Si prosegue con la terapia riabilitativa, ma c'è incertezza sui tempi di recupero
Daniele De Rossi non si opera. Questo il responso medico delle ultime analisi effettuate sul ginocchio del capitano della Roma, che lo tormenta ormai da due mesi e mezzo. Si prosegue, dunque, con la terapia riabilitativa. Un percorso che De Rossi ha intrapreso dallo scorso 28 ottobre, giorno in cui uscì dal campo zoppicando durante la partita contro il Napoli, portandolo anche alla scelta di trascorrere le vacanze lavorando a Trigoria, rinunciando alle mete esotiche raggiunte da molti colleghi (e anche dalla sua famiglia) per restare a Roma e proseguire il percorso riabilitativo.
L'infortunio
De Rossi, che ha una cisti meniscale alla quale si somma una lesione della cartilagine, non mette piede in campo da quel giorno e negli ultimi due mesi e mezzo ha sempre lavorato a parte, spesso in palestra, accusando sempre dolore, cosa che in un primo momento aveva fatto ipotizzare un intervento chirurgico, i cui tempi di recupero si aggirerebbero sui 6-7 mesi.
Incertezza sulla data del rientro
Non a caso il capitano giallorosso, 35 anni, lo ha definito l'infortunio più importante della sua carriera, e nemmeno il responso dell'ultima risonanza magnetica, effettuata ieri a Villa Stuart, ha dato certezze circa i tempi di recupero. Proprio ieri è tornata al lavoro anche la squadra, mentre De Rossi ha proseguito le sue terapie e oggi si è ripresentato in palestra, con lo staff medico che è giunto alla decisione di scartare l'intevento chirurgico. L'impossibilità di stabilire una data certa per il rientro, intanto, si riflette sul mercato, con Monchi che presumibilmente si metterà al lavoro per trovare un sostituto di De Rossi in attesa del suo ritorno in campo.