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Calcio&ordine pubblico, Giorgetti: "Stadi chiusi è sconfitta Stato". Gabrielli a Ancelotti: "Ogni azione ha conseguenze"

Serie A

Il capo della Polizia, intervenuto al convegno "Calcio e ordine pubblico" ha commentato le dichiarazioni dell'allenatore del Napoli che si è detto pronto a fermare le partite in caso di ululati razzisti sugli spalti. “La decisione finale spetta a chi gestisce l'ordine pubblico”. Chiudere gli stadi? “E' una sconfitta dello Stato”, le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

ANCELOTTI: “CORI RAZZISTI? SE NON CI DANNO RETTA CI FERMEREMO NOI”

LA RIVOLTA DELLE PERSONE PERBENE

Chiudere gli stadi è una "sconfitta dello Stato: se lo Stato non è in grado di garantire la possibilità che uno spettacolo si possa tenere, dà un segnale di impotenza". Sono le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, intervenuto al convegno sulla sicurezza nello sport a Reggio Emilia. Sono decisioni, ha aggiunto, "che arrivano al confine con la giustizia sportiva. Ma la giustizia sportiva deve agire prima".

Poi il sottosegretario risponde ad Ancelotti. "Umanamente lo capisco", ma dovrebbe interrogarsi sulla "responsabilità rispetto al tema dell'ordine pubblico" riguardo, magari, "a 50 o 60 mila persone che devono uscire ordinatamente dallo stadio".

Anche il capo della Polizia Franco Gabrielli ha commentato le dichiarazioni del Napoli e dell'allenatore Carlo Ancelotti che si sono detti pronti a fermare le partite in caso di ululati razzisti sugli spalti, dopo quanto avvenuto il 26 dicembre al difensore partenopeo Koulibaly. "Ognuno è libero di assumere le iniziative che crede, ma ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Rispetto Ancelotti, ma la decisione finale spetta sempre a chi gestisce l'ordine pubblico - ha ribadito Gabrielli - che comporta valutazioni che vanno al di là dell'aspetto sportivo".

Serve buonsenso

"Ognuno deve fare la sua parte, dai calciatori ai dirigenti che devono essere più accorti nelle dichiarazioni, evitando di accendere gli animi. Ma anche noi addetti alla sicurezza, utilizzando maggior buon senso. Sulla repressione della violenza non bisogna avere pietà, ma su alcune situazioni, come ad esempio su certi striscioni, a meno che non incitino all'odio e alla violenza, si può essere meno rigidi". Le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli che sul tema steward ha le idee precise. "Sono assolutamente contrario al fatto che gli steward diventino poliziotti. In questo caso non avremmo capito la loro mission. Attribuire agli steward funzioni di guardie giurate , o di ufficiali" significherebbe reintrodurre all'interno dello stadio una polarità dalla quale stiamo cercando di affrancarci".