De Laurentiis: "Frosinone non da serie A". Stirpe risponde: "Napoli con lui non ha vinto nulla"

Serie A

Il presidente del Napoli al New York Times: "Bisognerebbe ridurre le risorse assegnate a squadre come il Frosinone". Il presidente del club laziale risponde a CalcioNapoli24: "Ha la sindrome di Napoleone"

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Polemica verbale tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e quello del Frosinone Maurizio Stirpe. Ad innescarla è stato 'Adl', che in un'intervista rilasciata al 'New York Times' lo scorso dicembre, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool, e pubblicata dal quotidiano americano ieri, ha parlato anche di calcio: "Finisci primo, prendi 100 milioni di euro per esempio, da secondo guadagni 50 milioni e così via. Ma se finisci ultimo, paghi una multa. Club come il Frosinone non attirano fan, né interessi, né emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro. Se non possono competere, se finiscono per ultimi, dovrebbero pagare una multa. Non dovrebbero ricevere denaro per il fallimento. La promozione e la retrocessione sono la più grande idiozia nel calcio. Soprattutto quando anche la UEFA ha cercato di costringere i club a rispettare le regole del fair play finanziario. Le società dovrebbero essere strutturate geograficamente, in modo che possano essere autosufficienti. Se non possono sopravvivere finanziariamente, se non possono essere autosufficienti, dovrebbero essere espulse". Non si è fatta attendere, tramite 'CalcioNapoli24', la replica del presidente del Frosinone Stirpe: "Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone. Nella vita ancora prima che nel calcio serve rispetto e io qui non ne vedo: invece bisognerebbe averne sempre per gli avversari, lo sport deve insegnare questi valori. Se invece insegna prepotenza queste dichiarazioni si commentano da sole: arrivano da parte di persone che non hanno vinto niente".