Stadio Milan-Inter, Scaroni: "Daremo a Milano uno stadio di grande livello"

Serie A
Scaroni e Antonello (ph. Simone Nobilini)

Il presidente del Milan in conferenza stampa: "Ciò che vogliamo dare a Milano è uno stadio efficiente e di livello". L'ad nerazzurro Antonello: "Milan merita stadio all'avanguardia, possibile una riduzione dei posti". Le tappe del progetto e i nodi da sciogliere

PARMA-INTER LIVE

SAN SIRO, PROPOSTA MILAN-INTER PER RIQUALIFICAZIONE AREA

SERIE A LIVE, LE NEWS DAI RITIRI

Le luci a San Siro non si spegneranno. Che sia un “Meazza” ristrutturato e adeguato ai nuovi standard, o uno stadio completamente costruito ex novo è questione ancora tutta da capire. Alcune certezze ci sono. Una è che Inter e Milan hanno presentato una lettera di intenti comuni al Sindaco di Milano per lavorare a un progetto per dotare la città di una struttura all’avanguardia. I due club sembrano aver deciso la strada dell’unione e non quella, adottata in passato, di strategie e idee divergenti e la conferma arriva anche dalle parole di Scaroni, presidente Milan e Antonello, ad Inter. L’altra certezza è che l’Amministrazione, in testa il Sindaco Sala, ha sempre visto come preferibile una soluzione comune per le due società, dando massima disponibilità al dialogo per venire incontro alle esigenze dei club. Ora il nodo è capire tempi, progetti e modalità. Perché una frase di Scaroni è sicuramente significativa: “Costruire uno stadio nuovo è più facile che ristrutturarlo”. Dall’altro lato ci sono le volumetrie di e intorno a San Siro (tradotto: spazi commerciali e servizi da realizzare) su cui trovare soluzioni, accordi e compromessi tra Comune e Inter-Milan. Soluzioni di buon senso, questa la richiesta di Sala. Sullo sfondo, da non dimenticare, c’è anche l’Olimpiade invernale del 2026: in caso di vittoria, Milano ospiterà la cerimonia d’apertura. E averla in un impianto moderno sarebbe la vetrina migliore per la città e per l’Italia.

Scaroni: "Avremo il miglior stadio al mondo"

“Sono convinto che avremo il miglior stadio del mondo”. Parola di Paolo Scaroni, presidente del Milan, che si è detto convinto che che l’imminente opera che vedrà un ammodernamento di San Siro potrà dare grandi benefici a Milan e Inter, oltre che alla città di Milano: “Abbiamo lanciato con l’Inter questo progetto relativo a San Siro e mi arrogo il diritto di aver fatto questa inversione ad U rispetto al fare uno stadio nostro e andare per i fatti nostri, aprendo un progetto stadio insieme”, ha spiegato in conferenza stampa. “Non abbiamo presentato un progetto. Ma la progettualità complessiva che ci attendiamo: non ci sarà solo uno stadio, parliamo anche di metri quadri complessivi. Ci sono due ipotesi all’interno, che hanno entrambe pregi e punti deboli: ciò che vogliamo dare a Milano uno stadio efficiente e a livello. Teniamo aperte due ipotesi e arriveremo nelle prossime settimane ad una definizione”. Parlando dei conti del club rossonero, poi: “Gli stadi sono al di fuori del FFP. Advisor? Ne abbiamo una quantità. Noi milanesi siamo rimasti molto indietro a livello di stadi rispetto ad Inghilterra e Germania: ora possiamo scegliere le cose migliori. Al Bernabéu ci sono 7 ristoranti aperti giorno e notte… Noi a Milano, capitale del calcio mondiale, dobbiamo fare una cosa fantastica. Coinvolgendo anche le famiglie”.

Antonello: "Ipotesi riduzione posti stadio"

A fare eco a Scaroni è stato anche Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter: “Voglio avvalorare ciò che ha detto Paolo Scaroni: da anni spingevano per migliorare San siro e dare a Milano uno stadio all’avanguardia, che merita. Dobbiamo cavalcare questo momento e dare a Milano uno stadio pari a quello dei grandi club europei, sappiamo che ci saranno dei problemi ma siamo convinti che li supereremo. Speriamo - a aggiunto - di avere a breve l’approvazione del comune e scrivere insieme presto questa nuova pagina”. E ancora: "Vorrei smentire che questa sia una gestione difficoltosa, mi sembra che Inter e Milan riescano a gestire molto bene il cambio di colori all’interno dello stadio. Stiamo dimostrando negli anni di saper gestire questo impianto, che ha limiti architettonici: non stiamo pensando a ingressi divisi o entrate separate. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa il 23 ottobre, questo progetto prevede il coinvolgimento di advisor importanti: ci vuole tempo, abbiamo presentato un’idea al Comune con cui dobbiamo formalizzare alcuni punti. Quando lo faremo, presenteremo il tutto”. Sulla possibile riduzione dei posti a sedere di San Siro, poi: “A oggi, San Siro ha circa 78mila posti a sedere: ci stiamo immaginando una capienza ridotta, la presenza media è attorno ai 60mila posti: il fatto di vedere un contenimento nella numerica non ci spaventa dal punto di vista dei ricavi. Magari ci sarà uno stadio un po’ più piccolo, ma non inferiore in termini di eccellenza. Stadio per le famiglie? Assolutamente si, già oggi abbiamo una tribuna family in cui vengono erogati servizi alle famiglie. La nostra volontà è allargare il più possibile questo settore, reputiamo che le famiglie siano il tifo pulito che lo sport deve dare. Quando entreremo in una fase avanzata del progetto, parleremo anche di questo settore: oggi una partita di calcio è intrattenimento puro, che inizia molto prima e finisce dopo il post partita. Si parla di fan experience”, ha concluso Antonello.