Primo successo nel 2019 in campionato per i nerazzurri di Spalletti, tre punti al Tardini targati Lautaro Martínez. Se l'Inter fortifica il 3° posto in classifica, chi non svolta è Icardi: 7^ gara consecutiva a secco in Serie A per il capitano, digiuno mai visto dal suo avvento nel 2013. Era accaduto ai tempi della Sampdoria quando Maurito aveva solo vent'anni
"Da parte mia non gli ho creato nessun problema: le cose vanno chiarite, perché quando restano a metà lasciano spazio alle interpretazioni". Pochi giri di parole da parte di Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter dalla vittoria ritrovata: tre punti a Parma nel segno di Lautaro Martínez, ingresso vincente dalla panchina per sbancare il Tardini e difendere il 3° posto in classifica. Se il 21enne argentino si riscopre decisivo nel momento più difficile, chi manca all’appello non può che essere Icardi ripreso dallo stesso Spalletti: "Mauro è evidentemente condizionato da alcune situazioni dell’ultimo periodo, deve liberarsi dei discorsi che lo circondano. I direttori hanno accettato di parlare del contratto, ora vadano e lo definiscono". È proprio il rinnovo del capitano a tenere banco in casa nerazzurra, incertezza sul futuro che lamenta ripercussioni sul campo. Già, perché l’ultimo gol di Icardi in campionato risale allo scorso 15 dicembre: 1-0 su rigore all’Udinese, rete riassaporata in Coppa Italia (punite Benevento e Lazio sempre dagli undici metri) ma non in Serie A. Un digiuno mai registrato dal suo avvento in squadra nel 2013, maglia dove si è ritagliato 122 centri in 210 incontri complessivi e dove al massimo non aveva timbrato il gol per 4 partite di fila. Ecco perché il tabù realizzativo di Maurito sta facendo così rumore.
Dal 22 dicembre contro il Chievo al 9 febbraio al Tardini, 7 giornate a secco per il bomber designato di Spalletti. Roba mai vista in nerazzurro ma non in Serie A: era un Icardi appena 20enne quello che ai tempi della Sampdoria non segnò in campionato per 9 turni dal 10 marzo al 12 maggio 2013, digiuno spezzato all’ultima giornata contro la Juve prima di trasferirsi all’Inter per 13 milioni di euro. A distanza di 6 anni la storia si sta ripetendo nella fase cruciale della stagione interista: si va dalla corsa alla prossima Champions agli ottavi di Europa League con il Rapid Vienna, impegni da affrontare con le migliori armi a disposizione. Certo è che in Serie A i numeri voltano le spalle a Mauro, lui che non ha segnato con gli ultimi 16 tiri effettuati ovvero un record negativo personale in materia di conclusioni consecutive senza reti. Va detto che, dopo l’impegno in Europa, l’Inter incrocerà la vittima preferita del suo capitano: parliamo proprio dell’ex Sampdoria, punita 11 volte in altrettante gare da avversario. Sicuramente l’appuntamento da non sbagliare per un Icardi che viaggia a quota 15 gol stagionali ma solo 9 in campionato: lontanissimo il traguardo dei 29 centri che lo laureò capocannoniere insieme a Ciro Immobile.