Luciano Spalletti ha parlato così alla vigilia della partita contro la Sampdoria: "Spero che venga preso chi ha colpito l'auto di Wanda Nara. In squadra abbiamo diversi leader oltre ad Icardi, come Handanovic, Ranocchia e Borja Valero. Lautaro? Mi piace tantissimo come giocatore"
Spalletti in esclusiva a Sky Sport
È proprio un mio giocatore, di quelli che si butta nel fuoco. A me piace molto in generale, per modi di fare, per l'impeto, per il modo in cui ti guarda.
Quali analogie? Non sono io ad aver preso questa decisione, ma l'Inter. Non ci sono analogie, a meno che non mi vogliate imputare qualcosa.
Non è stato molto diverso, Handanovic aveva già fatto il capitano mentre Ranocchia è il vero capitano dello spogliatoio perché è quello che parla più spesso, che difende l'Inter e che sa parlare via social. Il leader è colui che sta dentro la squadra e non lo si nota; esce fuori quando c'è un problema per provare a risolvere i problemi. Questo tipo di giocatori ci sono in squadra: Handanovic, Icardi, Ranocchia, Borja Valero.
Io non mi aspetto niente, quello che avevo da dirgli gliel'ho detto. Ho dei capisaldi, uno di questi è essere giusto e io negli spogliatoi sono giusto. Ci sono momenti in cui ci sono cose su cui ci si può passare sopra e altri no, il tutto per il bene dell'Inter. Io sono aperto al dialogo, alla fine di ogni analisi o riunione chiedo sempre se c'è qualcuno che vuole aggiungere qualcosa.
Politano con Iachini nel Sassuolo ha fatto anche l'attaccante con Berardi. È uno che la palla nello stretto la sa gestire, però ha bisogno di muoversi e lo sa fare. E ce ne sono anche altri che lo possono fare, per fisicità lo potrebbe fare anche Perisic. Noi confidiamo sempre nella ragione, che è quella di poter usare tutto ciò che si ha a disposizione. Lautaro deve stare attento a non togliersi la maglia, perché ha preso già diverse ammonizioni così.
La reazione è stata positiva, a Vienna abbiamo giocato una buona partita anche se le nostre potenzialità sono superiori. Quando c'è una tensione così forte dentro la testa dei calciatori diventa un po' più complicato, per questo la squadra se non prende gol dà segnali di aver fatto passi in avanti.
Ah ma io con lui sono in contatto continuo, so come sta, ci messaggiamo. Lui poi spesso confonde la notte con il giorno ed è meglio mandarsi messaggi. È uno di quelli con cui, come avevo detto di Marotta, ho un ottimo rapporto.
Ci sono dei passaggi logici, sotto gli occhi di tutti, che potrebbe dire chiunque. Deve essere all'interno del contesto di squadra e per il rispetto verso i compagni. Secondo me è abbastanza semplice quello che deve fare, e comunque non stiamo parlando della partita di domani, dove affronteremo una squadra tosta, a cui vanno fatti i complimenti visto che fanno più attenzione al mercato in uscita che in entrata.
Lautaro e Icardi sono molto simili nel modo di fare. Ora c'è da vedere se Lautaro avrà quella cattiveria agonistica sotto porta come ha fatto vedere Mauro in precedenza. Ma penso sia sotto gli occhi di tutti che ha un carattere e una personalità forte, come si è visto a Vienna. Quello convinto di voler battere un rigore spesso va assecondato. È un giocatore forte, forse anche più disinvolto di Icardi nel giocare fuori l'area di rigore. Questo non vuol dire che si può fare a meno di Icardi: finché sarà un giocatore dell'Inter noi vogliamo usarlo, perché è una forza per la squadra.
Non sono stato chiaro. Per tutto ciò che riguarda la condizione fisica dei calciatori, viene fatto il bollettino medico e si conoscono le notizie. Ora si deve parlare della partita.
Io so che a voi interessa questo, ma i risultati della squadra sono la cosa più importante. La squadra si aspetta che venga ritenuto il lavoro fatto sul campo la cosa più importante. Dobbiamo esibire la nostra professionalità e non si deve risparmiare nemmeno un centimetro, siamo disposti a passare sopra tutto e tutti per il bene dell'Inter. Sull'episodio di stamani, spero che venga preso il responsabile: queste cose non vanno bene. Icardi non c'è domani sera, e a me interessa chi c'è domani sera.
Icardi ha un problema, un'infiammazione, e non è in grado di giocare. Anche per Keita bisognerà aspettare qualche giorno in più. Gli ci vuole ancora un altro paio di allenamenti.
Mi devo ripetere. È stata una scelta molto dolorosa e difficile, però poi per il ruolo che si ha la cosa fondamentale è essere giusti. Noi le cose ce le diciamo tutti in faccia e molto direttamente, la decisione non è stata presa contro Icardi ma a favore dell'Inter. Questo è stato grossomodo il dialogo di ieri. Non posso spiegare tutti i particolari. La correttezza verso la squadra va messa davanti a tutti, non è il singolo giocatore che determina.
Sulle condizioni di Keita: "Ci sono purtroppo dei rallentamenti sul suo recupero, si pensava riuscisse a colmare prima. Dobbiamo aspettare ancora qualche giorno purtroppo. Ci saranno diverse novità in formazione".