Con il caso Icardi ancora da risolvere e dopo aver ritrovato la sua squadra (quattro vittorie di fila tra campionato ed Europa League), i nerazzurri saranno impegnati nella difficile trasferta di Firenze. Le parole alla vigilia di Luciano Spalletti
"Le vittorie sono figlie del modo di lavorare, della forza a livello individuale e mentale dei calciatori. Noi abbiamo dei calciatori che sono da Inter e di questo si devono nutrire. Devono essere bravi ad andare a opporre un livello di resistenza quando c'è da reagire, e un livello di qualità quando c'è da alzare il livello e portare a casa le partite".
"Spero di recuperare il prima possibile almeno uno tra Keita e Mauro, perché quando hai 4 partite in 15 giorni diventa più difficile. In condizioni normali, la squadra potrebbe gestirla anche così. Però abbiamo un livello numerico di squadra che ci permette di gestire le difficoltà".
"A me piace allenare i miei calciatori, ma è chiaro che Federico Chiesa è un talentino che può innalzare il livello di gioco, anche della nostra Nazionale. La sua capacità di giocare in velocità e saltare l'uomo ne fa un profilo molto interessante".
"Una casualità. Nel calcio non conta niente quello che hai fatto, conta quello che riuscirai a fare. Questa statistica nemmeno la ricordavo. Ricordo che ogni volta che ho incrociato Pioli abbiamo fatto fatica".
"Una partita difficile, loro sono in un buon momento, hanno fatto cose importanti come innesti e crescita di gioco. Pioli ha fatto un grandissimo lavoro e ha calciatori forti sotto il punto di vista della mentalitù e della fase offensiva".
"Non direi che questa deve rappresentare una sfida per Lautaro Martinez. Una squadra come l’Inter è difficile che dipenda da un calciatore. Se si riduce a essere dipendente a un calciatore non è una squadra di livello. In tanti fanno la differenza e ti fanno essere dentro a una classifica importante".
"Ha giocato già così nel Sassuolo, come punta di movimento che attacca gli spazi. Ovviamente hai meno forza in fase di realizzazione dentro l’area di rigore, ma in fase di palleggio ti dà più possesso e ti fa alzare la squadra. La squadra deve poi riempire negli spazi che lascia lui e andare a concludere a rete".
"La forza mentale del calciatore. Avere una testa solida fa la differenza. Bisogna capire quando è il momento di mettersi a testa bassa e pedalare e fare le cose corrette. Occorrono i pensieri giusti per ripartire".
Sa di esserlo. Quando fa gol con l'Inter, però, si emozione e a volte si toglie la maglia per esprimere la gioia. Ora ci starà più attento".
"La quota Champions non la so. Ci sono momenti in cui si abbassano le vittorie di seguito delle squadre e altri come ora dove tutte fanno punti. Bene o male, penso sia come l’anno scorso".
"Keita sta migliorando ma per riaverlo in gruppo serve aspettare qualche giorno. Icardi? Spero rientri presto. I gol possono arrivare anche da altri uomini: Vecino e Brozovic sanno trovare la porta, anche da Joao Mario mi aspetto qualcosa in più in fase realizzativa".
"Sono ottimista per il finale di stagione, le squadre che ci inseguono sono quelle che ci aspettavamo sin dall'inizio e quindi non siamo preoccupati. Accettiamo la competizione. Ho la certezza che si possa fare anche qualcosa di meglio, siamo sulla strada giusta".
"Individualmente dobbiamo dare il nostro massimo per avere risultati importanti. Penso a Perisic e Nainggolan, ma anche altri stanno facendo vedere di essere in condizione. Bisognerebbe recuperare qualcuno in attacco, perché davanti siamo contati. Ci saranno ancora partite ravvicinate e servono tanti cambi".
"Tutte le partite sono degli esami, ma ti danno tutte la possibilità di ricevere gli stessi punti. Questo bonus te lo devi guadagnare sul campo. La squadra ha fatto meglio in questo periodo e ha messo a posto cose che non ci riuscivano molto bene fino a qualche settimana fa. Il margine di vantaggio su chi ci insegue si è assottigliato, se non le vinci le altre si avvicinano".
"Si tratta di un avversario forte, di quelli che potevano arrivare in fondo. Però nella nostra indole deve esserci la ricerca di competizione, la voglia di misurarsi con queste squadre. Il fatto che abbiano superato il Marsiglia, la Lazio, significa che sono una squadra fortissima. Noi però abbiamo più esperienza, abbiamo affrontato qualche squadra in Europa".
"Noi siamo in un momento particolare, perché non abbiamo fatto punti nell'inizio del 2019, quando i nostri avversari invece hanno macinato prestazioni e punti. Ora ci siamo rimessi in carreggiata e dobbiamo proseguire su questa strada".
"Si tratta di un momento difficile per affrontare la Fiorentina, sono in un ottimo momento. Pioli ha trovato una quadratura importante. Sanno quando aspettare o quando ripartire velocemente, è un momento difficile per affrontare la Fiorentina, loro stanno bene".
Inizia la conferenza stampa di Luciano Spalletti.
Fiorentina e Inter hanno una caratteristica in comune: sono due delle tre squadre che hanno segnato più gol nell'ultimo quarto d'ora delle partite giocate nella Serie A 2018/2019: 12 per i viola e 14 per la formazione di Spalletti, alla pari del Napoli.