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Inter, le mosse di Marotta: così ha ritrovato Nainggolan e Perisic. Ora la sfida Icardi

Serie A

Inizio difficile per Marotta all'Inter: l'ex dirigente della Juventus è stato subito chiamato a risolvere i casi Nainggolan, Perisic e Icardi. In attesa della risoluzione della telenovela legata all'argentino, la linea dura stabilita con il presidente Zhang sta funzionando e i risultati in campo lo confermano

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Non chiamatelo sergente Marotta, ma è innegabile che dal 13 dicembre, giorno del suo arrivo all’Inter, qualcosa sia cambiato all’interno delle dinamiche del club nerazzurro. Il nuovo Amministratore delegato per l’area tecnica e sportiva è stato subito chiamato a risolvere alcune situazioni spinose riguardanti tre big della rosa: Radja Nainggolan, Ivan Perisic e Mauro Icardi. E i risultati sul campo sembrano premiare la nuova linea adottata dall'ex dirigente della Juve in sinergia con il presidente Steven Zhang. 

Nainggolan: sospensione e multa

Il primo a finire nel mirino del "codice Marotta" è stato Nainggolan. Il colpo del mercato estivo nerazzurro, voluto da Spalletti dopo l’idillio tecnico di Roma, non ha convinto nella prima parte di stagione, tra problemi fisici e comportamenti non sempre esemplari. Il casus belli prima di Natale: il belga si presenta in ritardo all'allenamento (non è la prima volta) alla vigilia di un match fondamentale contro il Napoli e viene sospeso dal club per motivi disciplinari con tanto di multa prevista dal regolamento interno. Il centrocampista torna in campo tre giorni dopo a Empoli, dove gioca 33 minuti avviando il suo processo di reinserimento nel progetto Inter.

Il "mal di pancia" di Perisic

La seconda grana per Marotta arriva negli ultimi giorni del mercato invernale, quando Ivan Perisicmanifesta la volontà di andarsene. Lo rivela lo stesso amministratore delegato, prima di Torino-Inter del 27 gennaio. Contro i granata e la Lazio, nei quarti di Coppa Italia, il croato guarderà i suoi compagni dalla panchina, prima di riprendersi il posto da titolare (complice anche i problemi fisici di Keita Balde) dalla gara successiva contro il Bologna. Il mercato è ormai alle spalle, l’offerta dell’Arsenal non ha soddisfatto le pretese della società e la testa di “Ivan Il Terribile” sembra svuotarsi sempre più  dei cattivi pensieri.

Il caso Icardi, dal rinnovo alla fascia

Infine, il caso più spinoso, quello di Mauro Icardi. Le dichiarazioni della moglie e agente dell’argentino sul rinnovo, tra comparsate in tv e cinguettii social, accendono la miccia. Spalletti invita la società a risolvere la questione in fretta perché “il giocatore non è sereno…”. E poi la clamorosa notizia del 13 febbraio: la società toglie la fascia di capitano a Maurito, affidandola a Samir Handanovic. Da allora l’attaccante cresciuto nelle giovanili del Barcellona non è più sceso in campo, lamentando problemi a un ginocchio. Icardi non ha ancora digerito la scelta della società. “Lui tiene più di tutti alla squadra, è come se gli avessero tolto una gamba…”, dirà Wanda Nara pochi giorni dopo la decisione dell'Inter

La reazione in campo: il gruppo c'è

Eppure, nonostante le problematiche interne, la squadra di Spalletti ha reagito al meglio. Perisic e Nainggolan sono ormai recuperati e, nelle ultime gare, stanno trascinando l’Inter: i nerazzurri hanno vinte quattro delle ultime cinque partite (con un solo pareggio, il controverso 3-3 di Firenze). Il gruppo sta dimostrando di essere solido. Il "codice Marotta" sembra funzionare, a prescindere da come andrà a finire la vicenda Icardi. E il messaggio è chiaro: niente e nessuno è più importante della squadra.