L'allenatore rossoblù intervistato su Sky Sport: dal momento della squadra, in vista dell'importante match di Udine, fino ad un parere sul caso Icardi. Poi, anche un ricordo della guerra vissuta da ragazzo e che ha cambiato il modo di pensare di Sinisa Mihajlovic
ICARDI: "AMO L'INTER, MA MERITO RISPETTO"
Dopo le buone prestazioni ma le sconfitte raccolte contro Roma e Juventus, il Bologna di Sinisa Mihajlovic si prepara alla trasferta di Udine: contro i bianconeri sarà uno scontro salvezza molto delicato, ma l'allenatore rossoblù subentrato a Inzaghi continua ad avere molta fiducia: "Per me è importante - ha detto Mihajlovic a Sky Sport 24 - riuscire a convincere la squadra che se giochiamo un certo tipo di calcio possiamo anche essere superiori a squadre che sulla carta sono più forti di noi. Ora dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità, perché quando giochi contro le grandi scendi in campo con la mente libera, perché se giochi bene ma perdi nessuno ti può dire nulla. Adesso dobbiamo ripetere le prestazioni fatte contro Inter, Roma e Juve anche nelle prossime partite che sono alla nostra portata. Se facciamo questo salto di qualità abbiamo più possibilità di salvarci. Ci sono molte persone scettiche che dubitano di noi, ma io penso che possiamo farcela. La partita contro l'Udinese? Sarà uno scontro importante, ma qualsiasi risultato uscirà, ci saranno ancora molte partite davanti a noi".
Il parere sulla vicenda Icardi
Non solo Bologna però. Da ex Inter, a Mihajlovic viene chiesto un parere sul caso Icardi: "Non conosco la situazione. Icardi fa sempre gol e li farà sempre. Non conosco le problematiche, ma nell’Inter c’è gente con tanta esperienza: Marotta, Ausilio e un allenatore esperto. Penso che l’obiettivo di tutti debba essere fare il bene dell’Inter. Da allenatore posso dire che lo vorrei sempre nella mia squadra. Poi bisogna anche saperlo gestire, ma è compito della società e di Spalletti e sono convinto che loro lo sappiano fare. Ritengo che entrambe le parti debbano fare un passo indietro; è un po' come quando si separano marito e moglie, nessuno dice di avere colpa. Da fuori, dico che se Icardi resta con la testa giusta la cosa migliore sarà tenerlo. Però qualcosa deve cambiare".
Il ricordo della guerra
Infine, un viaggio nel tempo che riporta Sinisa ai tempi della guerra vissuta da ragazzo: "Ho raccontato diverse volte questa esperienza. Quasi tutta la gente di oggi sente parlare di guerra dai nonni ma pochi hanno vissuto un'esperienza così dal vivo come me. E non la auguro a nessuno, ti segna e stai male. Ma nella vita ti fa capire che qualsiasi altro problema che puoi avere non è niente rispetto a quello. Sei pronto a tutto e non ti butti giù, riesci a guardare in modo positivo alle cose negative. Ho raccontato di aver visto due bambini con il mitra, avevano 12 o 13 anni. Quando guardavi i loro occhi sembravano uomini maturi, non avevano vissuto l'infanzia come tutti i bambini, sono cresciuti in fretta. Ci è stato tolto qualcosa di bello, sono cose che segnano e che fanno male".