Napoli-Juve, Var e proteste. Ma i vertici arbitrali promuovono Rocchi

Serie A

Lorenzo Fontani

Serata complicata per l'arbitro (e per il Var Irrati) al San Paolo: dubbi sul (presunto) contatto Meret-CR7 e sul rigore concesso al Napoli. Giusto il doppio giallo a Pjanic, ma lo meritava anche Koulibaly (dopo una prima ammonizione severa, però). Alla fine filtra comunque l'approvazione del responsabile Rizzoli

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Se non ci fosse stato un divario così ampio tra Juve e Napoli probabilmente ci sarebbe stato un lungo strascico per le decisioni dell'arbitro Rocchi e del Var Irrati. Ma i due, la coppia migliore tra campo e cabina disponibile su piazza in questo momento, hanno dovuto affrontare decisioni non semplici, almeno nei due episodi principali: l'espulsione di Meret e il rigore per il Napoli. Nel primo caso non è chiaro se ci sia contatto tra il portiere del Napoli e l'attaccante della Juventus: dal campo quasi ovvia la decisione di Rocchi per la dinamica dell'azione, ma dalla sala Var forse Irrati avrebbe potuto richiamare il collega per prendere tempo e controllare più a lungo le immagini. L'impressione è che il contatto non ci sia, ma probabilmente si sarebbe arrivati a confermare la decisione del campo, in mancanza di certezze sul non-fallo. Da ricordare tra l'altro che per il regolamento è fallo non soltanto "colpire" o "sgambettare" ma anche "tentare di colpire" e "tentare di sgambettare": è vero che di fatto non si punisce mai un mancato contatto, ma di fronte al gesto di Meret per cambiare la scelta del campo sarebbe servito qualcosa in più.

Stesso dicasi per il rosso dovuto alla chiara occasione da gol (la principale obiezione di Ancelotti): dato che va preso in considerazione "il movimento complessivo verso la porta" alla fine il colore del cartellino è legittimo, nonostante lo "scarto" verso sinistra di Ronaldo e il possibile recupero di Allan. Non semplice anche la scelta sul rigore concesso al Napoli: "obbligatoria", secondo protocollo, la chiamata da parte di Irrati a Rocchi. Non si tratta infatti di rivedere un chiaro errore ma un "importante episodio non visto" ("serious missed incident") dal momento che il tocco col braccio di Alex Sandro era del tutto sfuggito a Rocchi. Una volta andato alla review Rocchi - senza considerare il clima dopo l'episodio Meret-CR7 - ha valutato più la posizione del braccio, molto larga, più che l'intenzione dello juventino, il cui tocco è palesemente fortuito. Episodio molto "grigio", nel quale ha prevalso la tendenza ormai sempre più punitiva sui falli di mano (vedi D'Ambrosio in Fiorentina-Inter). 

L'unico errore palese di Rocchi, non aiutato nello specifico dal vicinissimo assistente Tonolini, resta alla fine il mancato secondo giallo a Koulibaly per un colpo a Dybala nel finale quasi da rosso diretto (ma la prima ammonizione del difensore del Napoli era stata molto severa). Poco da dire invece sul doppio giallo a Pjanic: colpo duro a Callejon e mani a interrompere un filtrante di Allan per Insigne.

Comunque una gara caratterizzata da episodi difficili e - nel finale - da una dose di adrenalina non indifferente. Per questo - a quanto risulta - il designatore Rizzoli ha promosso Rocchi per la capacità di gestire - con esperienza e personalità - una gara molto complicata.