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Inter e caso Mauro Icardi, Fabio Capello a Sky: "Mauro dovrebbe chiedere scusa"

Serie A

Al Club di Sky Sport, l'ex allenatore tra le altre di Milan, Juve e Real Madrid ha analizzato il caso Icardi: "Mauro dovrebbe chiedere scusa ai compagni, verrebbe perdonato. Spalletti? La situazione andava risolta nello spogliatoio. Hanno parlato tutti un po' troppo"

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Gli ultimi risultati negativi in campionato con il terzo posto perso a favore del Milan, ma soprattutto il caso Icardi a turbare l’ambiente nerazzurro. Momento delicato quello attraversato dall’Inter, con la situazione relativa all’ormai ex capitano che continua a tenere banco. "Io credo che Icardi dovrebbe andare nello spogliatoio, parlare con i compagni e chiedere scusa", è questo il pensiero espresso da Fabio Capello al Club di Sky Sport. "Tutti i giocatori, che conoscono l’importanza di Mauro per la squadra, capirebbero l’errore. Io credo che queste situazioni si possano sistemare, perché tutti hanno voglia di vincere e quindi è importante per tutti riavere nel gruppo un giocatore del genere", ha proseguito l’ex allenatore tra le altre di Milan e Juventus. "Se Icardi facesse un gesto del genere, allora verrebbe accettato e ammirato. Bisogna trovare il coraggio di dire 'ho sbagliato' e magari gli verrebbe restituita anche la fascia di capitano. Ammettere un proprio errore è un atto importante", ha aggiunto Capello.

"Hanno parlato tutti un po' troppo"

Ma come si è arrivati a questa situazione tra l’Inter e Icardi? Capello ha le idee abbastanza chiare in merito: "Si è arrivati a questo punto perché non c’è stata attenzione in quei momenti in cui è venuto a crearsi qualcosa che ha mandato in cancrena il rapporto fra il giocatore, l'allenatore e lo spogliatoio. Hanno parlato tutti un po' troppo. Io dopo che è stato fatto il comunicato ufficiale della società avrei detto: 'C'è il comunicato, verrà curato e rientrerà dopo l’infortunio'. Ma – prosegue Capello – precedentemente, nello spogliatoio,  qualcosa si è rotto perché l'impegno che ha dimostrato la squadra quando Mauro è rimasto fuori, è un impegno che non si vedeva precedentemente. Un allenatore, e l’intero staff, che ha il termometro dello spogliatoio deve capire questi momenti e non deve arrivare a questo punto".

"Spalletti-Icardi, la situazione andava risolta nello spogliatoio"

Sempre nel corso del Club, Capello ha poi parlato così della gestione del caso Icardi da parte dell’allenatore nerazzurro: "Spalletti non avrebbe dovuto dire certe cose ufficialmente, alla stampa. Ma, secondo me, avrebbe dovuo fare una riunione e provare a risolvere le cose che non vanno. Un allenatore capisce come va lo spogliatoio, cosa non funziona. A me è capitato di fare così quando allenavo il Real Madrid con Suker e Mijatovic che non passavano la palla a Raul: li ho chiamati nel mio ufficio, gli ho mostrato le immagini e gli ho detto che sarebbe successo nuovamente uno dei due sarebbe rimasto fuori. Da quel momento non è più successo nulla del genere". Capello ha poi aggiunto: "Un allenatore deve capire quando è il momento di intervenire per fare chiarezza e la squadra lo capisce. Intervento della società? Io come allenatore non faccio intervenire la società. Se lo faccio vuol dire che non ho la personalità per intervenire e sistemare la situazione".

Il caso John Terry: le verità di Capello

Capello ricorda poi un caso simile ai tempi in cui era Commissario tecnico dell'Inghilterra: "John Terry doveva essere giudicato per razzismo nei confronti del fratello di Rio Ferdinand. L'ultimo grado di giudizio era previsto per il 7 luglio, l’Europeo finiva il 5, due giorni prima. Io non volevo togliere la fascia di capitano a Terry, perché facendo in quel modo lo avremmo praticamente ritenuto colpevole e non pensavo fosse una cosa giusta", ha raccontato al Club. "In precedenza – ricorda l’ex Commissario tecnico dell’Inghilterra – era stato fatto un comunicato nel quale veniva annunciato che Terry non sarebbe più stato il capitano. Per contratto, però, la decisione relativa alla fascia di capitano spettava a me, che ero l’allenatore. Dissi così che sarei andato in conferenza a dire che non ero d’accordo e che il capitano per me sarebbe rimasto Terry. A quel punto – vista la situazione - ci siamo parlati, ci siamo messi d’accordo e ci siamo lasciati", ha concluso Fabio Capello.