
Roma, da Zeman a Di Francesco: il bilancio degli allenatori dell'era Pallotta. FOTO
Eusebio di Francesco non è più l'allenatore della Roma. Per i giallorossi è il nono cambio in panchina negli ultimi nove anni e mezzo, con una durata media di appena undici mesi per tecnico. Il sostituto sarà il settimo dell'era targata Usa e il sesto personale del James Pallotta presidente. Proprio di Di Francesco il miglior piazzamento europeo, ma l'ormai ex è solo terzo in quanto a media punti. Ora tocca a Ranieri

Eusebio di Francesco non è più l'allenatore della Roma. Per i giallorossi è il nono cambio in panchina negli ultimi nove anni e mezzo, con una durata media di appena undici mesi per tecnico. Il sostituto sarà il settimo dell'era targata Usa e il sesto personale del James Pallotta presidente. Proprio di Di Francesco il miglior piazzamento europeo, ma l'ormai ex è solo terzo in quanto a media punti. Ora tocca a Ranieri?

"Da parte mia e di tutta l’AS Roma, vorrei ringraziare Eusebio per l’impegno profuso" - ha dichiarato il presidente Pallotta nel comunicato d'esonero apparso sul sito ufficiale dei giallorossi -. Ha sempre lavorato con un atteggiamento professionale e ha messo al primo posto gli interessi del club rispetto a quelli personali. Gli auguriamo il meglio per la sua carriera".

Ora il candidato numero uno come sostituto è Claudio Ranieri. Per lui potrebbe arrivare la terza avventura in giallorosso, dopo quelle da giocatore e in panchina. Non solo, l'ex Fulham è anche stato l'allenatore che "sfiorò" di pochi mesi la dirigenza americana.

Scelto nel 2009 da Rosella Sensi per sostituire il primo Spalletti, Ranieri arrivò a un passo dall'impresa scudetto 2010, sfumata nel ko interno contro la Sampdoria. Vincerà l'Inter di Mourinho del triplete. Ranieri rassegnerà le dimissioni la stagione dopo, nel febbraio del 2011, solo pochi mesi prima dell'avvento americano.

Lo storico passaggio di società avvenne infatti il 16 aprile del 2011, quando - in seguito alla firma dei contratti avvenuta a Boston - la 'DiBenedetto A.S. Roma LLC' diventerà nuovo azionista di maggioranza della Roma. Il primo presidente "made in Usa" nella capitale diventa così Thomas DiBenedetto.

Il primo allenatore "trovato" dalla Roma americana è allora Vincenzo Montella, che era subentrato qualche mese prima (nel febbraio del 2011) proprio a Claudio Ranieri. L'aeroplanino siederà sulla panchina giallorossa per 16 partite (1.56 la media punti): sesto posto in campionato (con qualificazione in Europa League), eliminazione agli ottavi di Champions contro lo Shakhtar e semifinale di Coppa Italia persa contro l'Inter.

Il primo allenatore scelto dalla società americana, e da DiBenedetto, sarà però Luis Enrique, a partire dalla stagione 2011-12. Lo spagnolo, attualmente Ct della sua nazionale, chiuderà la sua unica annata al settimo posto in A, e uscendo nei playoff di Europa League contro lo Slovan Bratislava. Per lui 41 panchine, 16 vittorie e una media punti 1.39 a match.

Sarà invece nell'estate del 2012 che arriverà il cambio di presidenza. Già nel consiglio di amministrazione giallorosso dall'ottobre del 2011, James Pallotta diventerà il 23^ presidente della storia della Roma il 27 agosto 2012. E lì inizia la sua era.

Da quel giorno sono passati quasi sette anni. Cinque gli allenatori sotto la sua gestione. Spalletti quello con la media punti più alta, seguito da Rudi Garcia e Eusebio Di Francesco. Ancora a zero il numero dei titoli conquistati.

In Europa il miglior piazzamento dell'era Pallotta è ovviamente rappresentato dalla semifinale di Champions raggiunta lo scorso anno, dopo la clamorosa rimonta dell'Olimpico contro il Barcellona.

La sua prima scelta, nel 2012, è un grande ritorno, quello di Zdenek Zeman, che prende in mano la squadra per la stagione 2012-13. Il "boemo" chiuderà la sua avventura bis con l'esonero alla 23^ giornata del campionato. Il suo bilancio sarà di 25 partite, 12 vittorie, 9 sconfitte e 4 pari.

L'esonero porta al nome di Aurelio Andreazzoli come sostituto ad interim fino al termine della stagione. Chiuderà al sesto posto con nove vittorie in 17 panchine, tra i 4 ko anche quello pesantissimo nel derby in finale di Coppa Italia contro la Lazio.

Nel 2013 il nome forte su cui vuole puntare Pallotta è quello di Rudi Garcia. Il francese nel 2011 ha portato il Lille alla doppietta in patria Ligue 1 più Coppa di Francia, ed esordisce nella Roma con dieci vittorie nelle prime dieci di campionato. La sua prima stagione si chiuderà al secondo posto con la bellezza di 85 punti conquistati, dietro solo alla Juve centenaria (102 punti) di Conte.

Garcia chiuderà al secondo posto anche la stagione seguente, uscendo in un girone di ferro di Champions contro City, Bayern e Cska Mosca, e venendo poi eliminato negli ottavi di Europa League dalla Fiorentina. Verrà esonerato alla 19^ giornata della stagione 15-16 (la sua terza in giallorosso) dopo aver superato il girone di Champions ma piazzato solo al quinto posto in Serie A. Per lui a Roma 118 partite: 61 vittorie, 34 pari e 23 sconfitte. Con 2 anni e 6 mesi è stato il più longevo dell'era americana.

Il sostituto sarà il Luciano Spalletti bis. L'attuale allenatore dell'Inter uscirà immediatamente negli ottavi di Champions contro il Real, poi campione nella finale di San Siro contro l'Atletico. Con 14 vittorie e 3 pari nelle ultime 17 di campionato farà invece risalire la Roma in campionato fino al terzo posto Champions. Numeri che gli valgono la media punti più alta dell'era Pallotta.

Spalletti rimarrà in panchina anche per tutta l'annata 2016-17. Lo scontro con Francesco Totti lo allontanerà dai tifosi e, infine, dalla Roma. Dopo l'eliminazione col Porto nei preliminari di Champions, e quella col Lione negli ottavi di Europa League, chiuderà al secondo posto in campionato. Per lui 75 partite con 50 vittorie, 11 pari e 14 ko.

Nell'estate del 2017 arriva allora dal Sassuolo Eusebio Di Francesco: il suo curriculum è uno scudetto in giallorosso nel 2001 da calciatore e un calcio divertente da allenatore. Chiuderà al terzo posto la stagione conducendo la Roma all'impresa della semifinale di Champions.

Il clamoroso 3-0 al Barcellona dell'Olimpico nei quarti, con conseguente semifinale contro il Liverpool, è entrato nella storia come miglior risultato continentale del club dal 1984 ad oggi. Per lui in totale 87 partite con 46 vittorie, 18 pareggi e 23 sconfitte.

Ora è il momento di Claudio Ranieri?