I Signori della Serie A, Zapata: "Dell'Atalanta amo tutto. Tanti gol grazie a Gasperini"

Serie A

Nuovo appuntamento con “I Signori della Serie A”, stasera alle 23 su Sky Sport Serie A. L’attaccante dell’Atalanta racconta dell’esperienza a Bergamo (“Non ci sono limiti"), ma anche di Napoli, Udinese e Sampdoria. E poi c’è la Nazionale: “Importante per me rappresentare la Colombia”

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Stasera alle 23 su Sky Sport Serie A (in replica sabato alle 14 e alle 23.30 su Sky Sport Serie A e alle 20.45 su Sky Sport Football), torna l’appuntamento con “I Signori della Serie A”,  spin-off dei “Signori del Calcio”, il programma dedicato ai talenti del nostro campionato. Protagonista di questa puntata, l’attaccante dell’Atalanta Duvan Zapata

Tutti vogliono giocare il Mondiale

"Ogni volta che ero stato chiamato in causa con la Nazionale avevo dato delle belle risposte- spiega Zapata- e anche nell’ultima partita, che era per la qualificazione del Mondiale, ho giocato da titolare e ho fatto bene. Abbiamo pareggiato, ma è stato un risultato che ci ha portato al Mondiale. Avevo perciò la voglia di rappresentare la Colombia e per un giocatore il Mondiale è tutto. Tutti vogliono giocare il Mondiale. Poi ovviamente è stata una delusione, però si va avanti. Si è chiusa quell’opportunità, ma penso che ce ne saranno delle altre. Come adesso, visto che mi hanno chiamato di nuovo. Spero di poter sfruttare questa occasione molto importante".

L'esordio a Napoli

"Napoli è una squadra in cui penso che qualsiasi attaccante possa fare gol, perché è una squadra che fa segnare gli attaccanti. Ero consapevole di questo, che potendo entrare 10 o 15 minuti, delle occasioni le potevo avere. Ho giocato poco, però ogni volta che ero chiamato in causa facevo dei gol. È stata una bella esperienza, anche avere Higuain in rosa, un attaccante della sua classe. Allenarsi tutti i giorni con lui, vedere come gioca e come si muove è stato qualcosa da cui poter imparare".

Dall'Udinese alla Samp: solo passi avanti

"Quando sono arrivato a Udine sembrava proprio un altro paese. Però quell’esperienza l’ho affrontata con molta serietà, con molta professionalità. Perché sapevo che per me era importante farmi vedere nel calcio italiano. Quei due anni sono stati molto importanti. All’inizio ho avuto un infortunio, sono stato fuori per qualche mese. Però poi la stagione successiva ho giocato tutte le partite, quindi è stata una stagione davvero positiva.

Non posso pensare al futuro, io vivo il presente e voglio godermi il presente. Il mio presente è sempre stato il calcio italiano e così l’ho affrontato. Dopo l’Udinese sono andato alla Sampdoria, dove ho fatto dieci mesi bellissimi. Mi hanno dato l’opportunità di farmi vedere nel calcio italiano. Ho fatto 11 reti. E ogni anno sono migliorato. Dal momento che sono arrivato al Napoli, questa è stata la cosa più importante: che ogni anno, soprattutto a livello personale, ho fatto un passo in avanti".

Atalanta no limits

"All’Atalanta con Gasperini mi sento davvero molto bene. Ho imparato cose nuove. All’inizio, al mio arrivo, ho fatto fatica perché non capivo bene. Poi sono passate le settimane, mi sono trovato meglio e ho iniziato a imparare alcuni movimenti e concetti che magari non avevo nel mio gioco. Quindi penso che questa sia stata la cosa più importante e che ora mi sta facendo fare tanti gol.

Mi piace tutto dell’Atalanta. Come società perche è molto organizzata e ci mette nelle migliori condizioni per fare allenamento e farci rendere al meglio. Un centro sportivo così è difficile trovarlo. E poi hanno anche un settore giovanile importante.

Non ci sono limiti, si può sempre migliorare rispetto agli anni scorsi. Siamo in semifinale di Coppa, siamo settimi in campionato. Sappiamo che abbiamo una grande opportunità di fare grandi cose, quindi siamo sul pezzo. Vediamo partita dopo partita e poi capiremo a fine stagione dove saremo arrivati".