Un rigore trasformato da Kessié nel finale decide una partita equilibrata e regala al Milan tre punti fondamentali in chiave Champions League. Grande nervosismo al fischio finale con rissa tra i giocatori e Gattuso che interviene per riportare la pace
MILAN-LAZIO 1-0
79' rig. Kessié
Milan: (4-3-3): Reina; Calabria (67' Laxalt), Musacchio, Romagnoli (67' Zapata), Rodríguez; Kessié, Bakayoko, Çalhanoglu; Suso, Piatek (84' Cutrone), Borini. All. Gattuso
Lazio: (3-5-1-1): Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi, Bastos (81' Parolo); Romulo, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic (74' Durmisi); Correa (47' Caicedo); Immobile. All. Inzaghi
Ammoniti: Romulo (L), Luis Alberto (L)
Scintille dopo il fischio finale! Luiz Felipe si scaglia su Suso subito dopo il triplice fischio, innescando una rissa tra i giocatori della due squadre. Tensione altissima, con i giocatori della Lazio che protestano per l'arbitraggio. Gattuso in campo cerca di riportare la pace calmando gli animi
6' di recupero
Il Milan era la squadra del campionato che aspettava un rigore da più tempo. L'ultimo risaliva al 2 dicembre (realizzato sempre da Kessié)
Questa volta è clamorosa l'ingenuità di Durmisi, che causa un rigore chiaro, sul quale Rocchi non ha dubbi. Il silent check conferma la sua decisione
Colpaccio Milan, tre punti fondamentali nella corsa Champions ottenuti proprio contro una delle principali concorrenti. La Lazio cade a San Siro (proprio dove si era rilanciata battendo l'Inter, ultima vittoria in campionato dei biancocelesti) e l'1-0 finale porta la firma di Kessié, glaciale dal dischetto a pochi minuti dalla fine. Un rigore che il Milan aspettava addirittura dallo scorso 2 dicembre (data dell'ultimo assegnato ai rossoneri) e che solo un minuto prima i rossoneri avevano accarezzato: su un tocco di mano di Acerbi, Rocchi fischia e indica con sicurezza il dischetto, poi rivede l'azione su suggerimento del Var e torna sui suoi passi; giusto il tempo di spiegare la decisione a Gattuso, che Durmisi in area combina il pasticcio con un intervento troppo deciso su Musacchio, e Rocchi fischia nuovamente. Nessun dubbio, questa volta, Kessié trasforma e il Milan stringe i denti fino alla fine, con la Lazio che reclama a sua volta un rigore al 93° per un intervento su Milinkovic-Savic. Un finale tesissimo e nervoso (Inzaghi infuriato allontanato da Rocchi), che porta alla rissa accesasi al fischio finale tra i giocatori delle due squadre.
La Lazio recrimina, ma si dispera anche per le grandi occasioni create e non finalizzate. Due in particolare, con Immobile stregato da Reina dopo appena 3' (girata a botta sicura e strepitoso riflesso del portiere) e poi fermato dal palo sul finale di primo tempo (ottavo legno personale per lui, solo Messi ne ha colpiti di più: 9). I rossoneri pareggiano il conto delle occasioni con un gran colpo di testa di Piatek fuori di un soffio e un tiro alto di Suso su sponda dell'attaccante polacco, finché nella ripresa non arriva il rigore di Kessié a lanciare il Milan nella corsa Champions.