Fiorentina, Montella: "Giusto spirito, ma non c'è ottimismo". Siparietto con Mihajlovic
Serie AL'allenatore viola dopo lo 0-0 contro il Bologna: "La delusione c'è e sta a noi riavvicinare la nostra gente. C'è poco ottimismo in giro, nel 2011 la situazione era ben peggiore". Sul match e sulla posizione di Chiesa: "L'atteggiamento mi è piaciuto, anche se ci è mancato il guizzo. Federico aveva compiti diversi rispetto a quelli di Biraghi, può fare anche la seconda punta"
La (seconda) prima di Vincenzo Montella sulla panchina della Fiorentina termina con uno 0-0. I viola ottengono in casa solo un pari contro il Bologna, non riuscendo a battere in nessuna occasione Skorupski: “Ringrazio il pubblico per avermi applaudito ed aver sostenuto la squadra - ha detto il nuovo allenatore della Fiorentina nel post partita - Mi sono piaciuti l'atteggiamento e il modo di stare in campo, prima con ordine e poi attaccando. Non abbiamo condotto per tutti i 90’, ma i numeri sottolineano che siamo stati più pericolosi. Ci è mancato sia il guizzo che un po’ di fortuna ma lo spirito mi è piaciuto”. Un nuovo inizio per l’ex tecnico del Siviglia: “C'è da lavorare, per me è tutto nuovo - ha aggiunto - Mi piace che non fossero contenti a fine partita”.
"Chiesa? Ecco il suo ruolo. Vogliamo riavvicinare squadra a Firenze"
Montella ha poi parlato di Federico Chiesa, schierato più basso sulla linea di centrocampo: “Nasce esterno e può stare anche in un 4-4-2 come fatto oggi - ha spiegato - Biraghi sull’altra fascia ha corso molto e ha aiutato anche in fase difensiva, Federico lo volevo più avanti, con compiti più offensivi. Non ha fatto lo stesso tipo di ruolo di Biraghi, non era questa la richiesta. E può fare anche la seconda punta. Se cerco un regista? Veretout si è comportato benissimo, Edimilson non sta ancora benissimo e lì si è adattato, poi si può cercare anche un regista puro”. E ancora: “Dopo aver preso gol per otto partite consecutive prendiamoci la porta imbattuta. Mi sono preso anche qualche rischio. Si respira che non c'è ottimismo in giro. Io nel 2011 arrivai dopo una salvezza all'ultima giornata e trovai un ambiente ben peggiore, così come una carenza di organico che oggi non c'è. La delusione c'è ma sta a noi e alla nostra coesione, all'entusiasmo, riavvicinare la nostra gente. Firenze, più di altre città, ha la forza nella coesione tra le componenti, altrimenti fare calcio è ancora più difficile. L’addio di Pioli? Il calcio è così - ha concluso Montella - C'è chi entra e chi esce”.
Siparietto con Mihajlovic
Nel post-partita di Sky Sport, simpatico il siparietto che ha coinvolto l'allenatore viola e Mihajlovic, pronto a parlare ai microfoni dopo di lui. "Facciamo presto che c'è Sinisa che mi guarda male - ha detto, ridendo, Vincenzo Montella sul finire della sua intervista in zona mista - E non ha neppure perso, pensate se fosse successo... Se Sinisa spaventa tutti? No, a me no! Io glielo faccio credere, così è più contento", ha scherzato. Entrambi hanno allenato nella loro carriera Catania, Sampdoria, Milan e Fiorentina.