I nerazzurri fanno la partita, creano tanto ma sprecano: un super Dragowski ferma a più riprese Hateboer, Ilicic e Zapata. Alla squadra di Gasperini non riesce l'aggancio al Milan al quarto posto, punto prezioso per l'Empoli. Nel finale Gasperini fa esordire il classe 2001 Piccoli
SERIE A: CALENDARIO - CLASSIFICA
ATALANTA-EMPOLI 0-0
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens (60' Castagne); Gomez (88' Piccoli); Ilicic, Zapata (81' Barrow). Allenatore: Gasperini
EMPOLI (3-5-2): Dragowski; Veseli, Nikolaou (79' Rasmussen), Dell'Orco; Di Lorenzo, Traorè, Bennacer, Krunic, Antonelli (14' Pasqual); Farias (41' Oberlin), Caputo. Allenatore: Andreazzoli
Ammoniti: Palomino (A), Dell'Orco (E), Veseli (E)
4 minuti di recupero
L'Atalanta ha ripreso il suo assedio. Continua a creare occasioni, l'Empoli si difende
Una serie impressionante di occasioni (almeno 30 tiri), zero gol. L'Atalanta ha provato in ogni modo a sfondare il muro eretto dall'Empoli, ma alla fine lo 0-0 premia la squadra di Andreazzoli e non permette alla Dea di agganciare il Milan al quarto posto.
Ci hanno provato Hateboer (in più occasioni, clamorosa la prima quando di testa da due passi manda alto), Ilicic, Gomez, uno spento Zapata in giornata-no e persino Mancini, professione difensore, prima in rovesciata e poi col tacco. Giusto per dare un'idea di come la Dea ce l'abbia messa tutta, facendo la partita dall'inizio alla fine (Empoli pericoloso solo al 3', con un'incursione di Farias), giocando perennemente nella metcampo avversaria ma trovando sulla sua strada un Dragowski insuperabile.
Una partita stregata che Gasperini ha provato a vincere anche con l'ingresso del bomber della Primavera, Roberto Piccoli, classe 2001 ed esordio in A dopo i 12 gol in 19 gare con i suoi pari età, ma senza trovare il colpo vincente. Al triplice fischio esulta un Empoli che si è difeso con coraggio e ha dovuto fronteggiare due infortuni nei primi 45' (fuori Antonelli e Farias per problemi muscolari); l'Atalanta probabilmente non riuscirà a credere a quanto è successo, ma la corsa Champions è ancora lunga e i nerazzurri hanno tutte le carte in regola per restare agganciati al treno.