Barzagli: "Futuro? Ancora non so cosa farò. Con Allegri un pianto liberatorio"

Serie A
(Lapresse)

A margine della consegna del Premio Gentleman, il difensore ha parlato dei saluti allo Stadium e del futuro: "Ho fatto un passo difficile, che doveva arrivare. Percorso da allenatore? Ora comincerò a studiare e capire cosa dovrò fare. In questo momento non penso di accettare nessun ruolo"

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Le emozioni dell'addio allo Stadium sono ancora fresche nella mente di Andrea Barzagli. Il difensore ha salutato domenica sera la Juventus e il calcio giocato davanti ai suoi tifosi nella partita pareggiata per 1-1 contro l'Atalanta. Un'ora in campo con fascia da capitano al braccio, prima di uscire e lasciare il posto a Mario Mandzukic tra gli applausi. A margine del Premio Gentleman, riconoscimento arrivato alla 24^ edizione e conquistato da Barzagli nella cerimonia tenuta alla Scuola Militare Teuliè di Milano, il 38enne di Fiesole ha spiegato che “la partita di domenica ha rappresentato un'emozione enorme. Ho fatto un passo  difficile, che doveva arrivare. Nei prossimi giorni e con più calma mi riprenderò. Dentro ti rimane tanto. Ora mi godo il tempo con la mia famiglia”. Tanti compagni di squadra e il suo allenatore Massimiliano Allegri hanno pronosticato per Barzagli una carriera in panchina. "Inizia una seconda vita, comincerò a studiare e capire come muovermi - replica lui - in questo momento non penso di accettare nessun ruolo, devo ancora decidere cosa fare. Qualcosa ci inventeremo". 

Parola di chi ha toccato la vetta del mondo con l'Italia 2006 e in bacheca custodisce un campionato di C1, una Bundesliga, 8 scudetti, 4 vittorie della Supercoppa italiana e altrettante finali di Coppa Italia conquistate. Una delle scene più intense dell'ultima partita ufficiale giocata da Barzagli allo Stadium resta l'abbraccio tra le lacrime con Allegri dopo l'uscita dal campo: “Non ci siamo detti niente, abbiamo vissuto tutti e due delle emozioni in settimana perché sapevamo di dover lasciare – le parole del numero 15 bianconero - almeno per me è stato un pianto liberatorio per tutte le emozioni che ci sono state in questi anni”. Potere dei ricordi, in attesa di scrivere nuove pagine di un futuro ancora tutto da definire.