L’allenatore del Napoli ha commentato così la sconfitta del Dall’Ara al termine della partita: “Non mi brucia perché l’obiettivo secondo posto era stato già raggiunto in precedenza. La base da cui ripartire per l’anno prossimo è ottima”
Non chiude con l’acuto sperato, il Napoli, che cade a Bologna nell’ultima giornata di campionato. Ma Carlo Ancelotti, che nelle scorse settimane aveva già conquistato l’aritmetica certezze del secondo posto, è sereno. “Non mi brucia, perché l'obiettivo è stato raggiunto tre settimane fa: consolidare il secondo posto. Certe cose succedono quando le partite non hanno molto da dire, volevamo fare bella figura giocando una bella partita offensiva e l'abbiamo fatto, anche se volevamo vincere. Ma non fa niente. Ora andiamo in vacanza e prepareremo con calma la prossima stagione. Per quanto facciamo segniamo troppo poco, abbiamo colpito anche molti pali. Sappiamo cosa fare sul mercato, girano tantissimi nomi ma molti sono falsi: dovremmo prendere 60 giocatori e sono un po' troppi” ha detto l’allenatore, intervistato da Sky Sport. Nonostante le motivazioni non fossero delle più intense, ha avuto risposte importanti da diversi singoli: “Callejon è un giocatore importante perché sa fare bene entrambe le fasi di gioco, risulta essere un giocatore in più in tutti i momenti. Fabian Ruiz ha giocato con Zielinski e mi hanno impressionato molto positivamente, giocano da centrocampisti moderni, che sanno andare con la palla e aprire le difese avversarie. Vanno addestrati a fare meglio la fase difensiva per evitare contropiedi. Hanno giocato con ottimi risultati sia interni che esterni, Allan poi sa coordinarsi bene con entrambi e il reparto ha più equilibrio”.
Domanda e risposta
Quanto al bilancio stagionale, è senz’altro positivo: “Il Napoli lo promuovo, abbiamo fatto grandi cose nella prima parte di stagione, il bilancio resta positivo. La base per il prossimo anno è ottima per fare meglio”. Infine, incalzato dal nostro Marco Cattaneo, Ancelotti ha risposto ad una serie di domande secche: “A De Laurentiis ho regalato del vino. In vacanza andrò in Canada. Con noi in Champions? Non so, chi merita. Non so chi sarà il prossimo allenatore della Juventus. So di che nazionalità sarà il nostro miglior acquisto. Il ritorno di Quagliarella? Tutto è possibile nella vita. Non ero io il più nervoso la notte del 24 maggio 1989”.