Dagli inizi fino alla Juve, da Baroni ad Allegri, passando da Sarri. Rugani si racconta nell'undicesimo appuntamento con "La Giovane Italia", in onda stasera alle 20 su Sky Sport Football e alle 21.45 su Sky Sport24
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Un'amore per la racchetta almeno pari a quello del calcio. Una testa tennistica che lo avrebbe portato ugualmente lontano. Daniele Rugani è da sempre uno di quelli che viene definito "più vecchio" degli anni che ha. Classe 1994, ha abbracciato da toscano doc un filone di allenatori conterranei che lo hanno portato ad essere uno dei difensori italiani più forti del campionato. Baroni, Sarri e Allegri.
L'ultimo, il mister dell'ottavo scudetto di fila, ha anche pensato bene di dedicare proprio alla capacità di DR24 un incipit del primo capitolo del suo nuovo libro. Forse perchè "E' molto semplice" potrebbe anche essere il modo migliore per contenere tutto il Rugani pensiero. Nella undicesima puntata de "La Giovane Italia" capirete molto di più del ragazzino, scelto dal nostro format già 4 anni fa come testimonial di un modo di comportarsi in campo e fuori, esemplare. Un modello calcisitico per diversi giovani. Anche e soprattutto nel ruolo arretrato, dove alla prima promozione dalla B alla A riuscì nell'impresa di non farsi mai ammonire in tutte le gare giocate.
Il paragone con il grande Gaetano Scirea è quello che gli fa più gonfiare il petto. Superiore ad un abbraccio di CR7 dopo il secondo gol nel campionato alle spalle. Rimanendo ai codici cifrati, anche DR24 esiste eccome. E' il circolo su terra che Rugani ha "comprato" con i primi soldini ed ha regalato a papà Ubaldo, in quel di Lucca. Così, tanto per non dimenticare le origini umili e di faticatore dei campi. Verdi o rossi.