Calcio scommesse dalla Liga alla Serie A? Marca pubblica nuovi documenti

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Prosegue l’inchiesta in Spagna legata al calcio scommesse. Marca  pubblica nuove carte dell'Operación Oikos  dalle quali emergerebbe un collegamento con l’Italia. Ci sono i nomi di alcuni calciatori del Frosinone e quello di Ciro Immobile. L'avvocato dell'attaccante laziale in una nota: "E' del tutto estraneo ai fatti ed esclude categoricamente qualsiasi coinvolgimento" 

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Si allarga il caso calcioscommesse, denominata Opercacion Oikos, che sta sconvolgendo la Spagna in questi giorni. Sarebbe coinvolta infatti anche l'Italia, almeno a leggere le nuove carte pubblicate dalla versione online del quotidiano Marca. Le trascrizioni delle intercettazioni tra Carlos Aranda (uno dei capi dell'organizzazione) e Mattia Mariotti, un cittadino di Roma residente a Malaga, svelano come quest’ultimo sia, stando ai documenti pubblicati dal giornale spagnolo, l'intermediario italiano del gruppo. La conversazione tra i due - nella quale vengono citati "tre o quattro giocatori del Frosinone" e viene fatto il nome di Ciro Immobile - è stata catturata da un dispositivo audio installato nel veicolo di Aranda. Nella conversazione Mariotti avrebbe consultato Aranda per capire cosa offrire ai giocatori di Frosinone al fine di pilotare l'esito ("risultato o gol") di una partita.

Immobile, parla l'avvocato

Sul nome di Ciro Immobile è arrivata una nota del suo legale, Paolo Rodella: "Con riferimento alle notizie apparse su taluni organi di informazione, secondo le quali il nome del mio assistito sarebbe stato pronunciato nel corso di conversazioni telefoniche intercettate fra soggetti a vario titolo coinvolti in una vicenda di calcio scommesse in Spagna, Ciro Immobile si dichiara nella maniera più assoluta del tutto estraneo a tali fatti ed esclude categoricamente qualsivoglia coinvolgimento. Il calciatore mi ha già dato incarico di agire nei confronti di tutti coloro che in qualsiasi modo ledano il suo nome, la sua immagine e la sua dignità professionale. Pertanto diffidiamo gli organi di informazione e chiunque dal diffondere notizie totalmente false e diffamatorie".

Il metodo

Sempre durante la conversazione cui fa riferimento Marca, Mariotti avrebbe spiegato ad Aranda di conoscere una persona che chiama "il mio amico con i capelli lunghi" e che dirigerebbe una casa da gioco illegale che avrebbe Ciro Immobile come cliente abituale: "Anche Immobile della Lazio gioca con lui - si legge nelle carte pubblicate da Marca - l'attaccante, è suo cliente". Questa terza persona, il cui nome non è noto, sarebbe inoltre il contatto che lega Mariotti ad alcuni giocatori del Frosinone: "Giovedì mi vedo con alcuni giocatori del Frosinone - prosegue l'italiano nell'intercettazione -. Mi porta il mio amico con i capelli lunghi". Quest'uomo, sempre stando ai documenti di Marca, conoscerebbe infatti una figura importante all'interno dello spogliatoio e i "tre o quattro giocatori che comandano". Infine, Mariotti parla con Aranda anche di un ingente trasferimento di denaro tra la città andalusa e Roma: una valigetta contenente 90mila euro.

La replica del Frosinone

"Il Frosinone Calcio S.r.l., preso atto delle notizie stampa pubblicate in data di ieri, dalle quali emergono generici riferimenti a non meglio precisati tesserati del club captati in alcune intercettazioni telefoniche, raccolte dalle autorità inquirenti spagnole nell’indagine denominata Oikos, tra soggetti destinatari di misure cautelari, professa, con assoluta fermezza, la propria e dei propri tesserati, assoluta estraneità a qualsivoglia fenomeno di alterazione di gare e/o di agevolazione di scommesse sportive. La società, da sempre, ha fatto dell’etica sportiva e del rispetto delle regole uno dei capisaldi della propria mission, valori che hanno consentito a un club rappresentante una piccola realtà di provincia di ospitare nello Stadio di proprietà le big del calcio italiano. Partendo da tale presupposto, l’accostamento, ancorché generico, privo di specifici riferimenti a tesserati, gare e modalità, a fenomeni di illeciti sportivi non può che determinare, da un lato, la più forte dissociazione possibile e netta presa di distanze, dall’altro la massima disponibilità e collaborazione, ove richiesta, nei confronti delle autorità procedenti. Con ogni più ampia riserva di tutelare la propria immagine ed onorabilità presso ogni sede, sportiva e statuale, nazionale ed internazionale."