Il nuovo responsabile dell’area tecnica del Bologna si è presentato così: “Voglio la mia felicità qui. Con Mihajlovic si possono raggiungere grandi risultati. Cairo vuole trattenere Lyanco, Orsolini invece sarà un nostro calciatore. Tomiyasu ancora non lo è”
"Bologna e' la mia sfida finale". Si presenta cosi', Walter Sabatini alla stampa e ai tifosi del Bologna. L'ex uomo mercato di Sampdoria, Inter e Roma, sarà il nuovo coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact e una cosa l'ha ben chiara in testa: "ho sofferto, sono stato un mese vicino alla morte, ora voglio riprendermi con gli interessi la mia gioia".
Il nuovo corso del Bologna, dunque, ripartirà oltre che da Sinisa Mihajlovic in panchina e da Riccardo Bigon nella direzione sportiva, anche da una figura completa e poliedrica, definita da Saputo una vera e propria leggenda, come quella di Walter Sabatini. Il dirigente, dopo la presentazione in conferenza stampa, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport. “Qui penso che si possa collocare la bolla della gioia, fatta dai risultati. Sono certo che li otterremo, i risultati degli ultimi 3 mesi andranno avanti, Sinisa ha trovato un’alchimia ottimale con la squadra e con l’ambiente. Mihajlovic è al centro del progetto tecnico, ci ha chiesto la conferma dei calciatori che gli hanno garantito questa marcia trionfale e alcune integrazioni per migliorare in ogni ruolo; poi ci saranno una serie di calciatori che sceglieremo insieme a lui e sono certo che vorrà imporli nel calcio nazionale. Se Sinisa riuscirà a trasformare in normale l’eccezionale, saremo molto avanti nel nostro percorso. L’Europa sarà una conseguenza, ma non dobbiamo andarci: dobbiamo soltanto creare i presupposti per lottare per l’Europa” ha detto Sabatini. Durante la conferenza ha parlato di Takehiro Tomiyasu, difensore giapponese: “Tecnicamente non è ancora un nostro giocatore. Lyanco purtroppo nella testa del presidente Cairo è un giocatore che non si può muovere ma secondo me sbaglia, ci riparlerò. Il ragazzo è stato bene qui e loro hanno Bonifazi da valorizzare. Cercherò di riaprire il discorso, come se fosse un procedimento penale”.
"Totti? No comment"
Sabatini ha quindi spiegato come sarà gestito il mercato dei due club che supervisionerà: “Ringrazio Saputo ovviamente, e la città che mi ha amato. Ci sarà un mercato parallelo che non consentirà di accedere alle risorse delle squadre, attraverso un mercato vario e un percorso crescente con organizzazione e buon senso. Orsolini è un nostro giocatore, lo sarà da domani e siamo compiaciuti di questa cosa. Con Destro invece dobbiamo parlare”. Infine, ha glissato così alla domanda sulla preparazione di Francesco Totti per diventare direzione tecnico: “Non voglio rispondere a questa domanda perché cancellerebbe del tutto il Bologna e non lo voglio, Totti diventerebbe l’argomento”.
La conferenza stampa
Questi invece i passaggi salienti della conferenza stampa: “Dobbiamo muoverci anche in uscita, mentre arriveranno calciatori di talento. Pulgar? Se vogliamo togliere la clausola rescissoria ne dobbiamo parlare col suo agente e con Mihajlovic, non saremo tonti sul mercato. Destro ha perso fiducia e cattiveria, ma è forte e non lo butteremo via: lo gestiremo nel miglior modo possibile. Sarà il mister a dire chi vuole tenere e su chi non vorrà puntare, lui è una garanzia: chi arriverà sarà accompagnato al successo da uno come Sinisa. Ho sempre seguito il Bologna e negli anni ’60 era l’unica ancora di salvezza per non veder vincere l’Inter e io ero tifoso del Milan. Saputo mi è piaciuto molto, si è proposto con umiltà, chiarezza ed educazione, penso che sia un grande presidente. Con Suning le cose non sono andate bene perché volevo andare di corsa mentre i cinesi erano più cauti. Vogliamo creare un circuito virtuoso, possiamo fare grandi cose per i giovani. Al Bologna ho trovato un’organizzazione eccezionale”.