Esattamente 30 anni fa, il 25 giugno 1989 l’Inter vinceva il suo tredicesimo Scudetto. Diverso da tutti gli altri: fu quello che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, tutti ricordano come quello dei record. Una puntata speciale del Club di Fabio Caressa ha riunito alcuni protagonisti di quella storica stagione. In onda oggi, martedì 25 giugno alle 20 e alle 23.30 su Sky Sport Football. Disponibile su On Demand
MILAN E INTER: "NUOVO STADIO, SAN SIRO ABBATTUTO"
Trent’anni fa giusti giusti, nel campionato ’88-89, l’Inter conquistava lo Scudetto, 9 anni dopo l’ultima volta. Era l’Inter dei record, capace di totalizzare 58 punti (primato nei tornei a 18 con la vittoria premiata 2 punti), ma era anche l’Inter di Giovanni Trapattoni, del capocannoniere Aldo Serena (22 gol), di Ramon Diaz arrivato in sordina dalla Fiorentina e capace di disputare una stagione strepitosa.
Cinque protagonisti di quella fantastica galoppata riuniti per la prima volta intorno al tavolo di Fabio Caressa per una edizione speciale di “Sky Club”. Sono il presidente Ernesto Pellegrini, il turbo della fascia sinistra Andreas Brehme, il fedelissimo Beppe Bergomi, il mastino della difesa Andrea Mandorlini e il regista Gianfranco Matteoli.
Un’ora di filmati, ricordi, aneddoti per rievocare quella grande impresa e lo Scudetto strappato al Napoli di Maradona e al Milan degli olandesi. Dopo la delusione Madjer -il fuoriclasse algerino scelto per sostituire Altobelli e bloccato da problemi medici- e le partenze eccellenti di Scifo e Passarella, e dopo la diffidenza iniziale di tutto l’ambiente, l’Inter sarebbe venuta fuori alla grande riconquistando il titolo con uno strepitoso girone di ritorno.
Aneddoti inediti, ricordi privati, Sky Tech nello stile del Club anni 2000. Un appuntamento da non perdere, per rivivere la storica stagione dei nerazzurri. Oggi, martedì 25 giugno “Sky Club-L’Inter dei Record”, alle 20 e alle 23.30 su Sky Sport Football. Alle 00.45 su Sky Sport Mondiali e disponibile su On Demand.
Beppe Bergomi, Gianfranco Matteoli, Andreas Brehme, Andrea Mandorlini
Il Presidente di quell'Inter che fece la storia era Ernesto Pellegrini che anche 30 anni dopo ricorda alla perfezione la stagione che consegnò ai nerazzurri allenati dal Trap lo Scudetto dei record: “Conobbi Trapattoni a Villar Perosa, dove vanno in ritiro i giocatori della Juve perché l’albergo era di proprietà della mia azienda. Da quel momento iniziò il nostro rapporto: ho subito penato che fosse uno dei migliori allenatori. Sapeva motivare i giocatori, curando ogni dettaglio. Abbiamo avuto un ottimo rapporto per 5 lunghi anni, l’unica volta in cui ci fu uno screzio è quando, contro il Pisa alla seconda giornata, sotto di un gol decise di non far giocare Matteoli, che era uno dei miei preferiti. In quell’occasione scesi nello spogliatoio chiedendo spiegazioni. Ovviamente Gianfranco entrò subito dopo, ma mi rispose che lo aveva già deciso… Lothar Matthaus ? “Mi era stato sponsorizzato da Rummenigge che mi disse che era il più forte centrocampista al mondo. Effettivamente non si sbagliava”.
Sono passati 30 anni, ma il feeling tra il presidente Pellegrini ed i "suoi" giocatori è rimasto lo stesso
Una squadra che parlava anche tedesco con Andreas Brehme che ancora oggi, in un ottimo italiano, ricorda con emozione gli anni passati in nerazzurro. Lui che arrivò, insieme al connazionale Lothar Matthaus, nell'estate del 1988 e rimase a Milano fino al 1992, vincendo, oltre allo Scudetto anche una Supercoppa italiana nel 1989 e una Coppa UEFA (1990-1991). “In quella squadra c’era un grande rispetto, eravamo un gruppo davvero eccezionale. In Germania non mi era mai capitato di vivere in uno spogliatoio così unito. Come arrivai all’Inter? Avrei guadagnato come al Bayern, ma io volevo fortemente l’Italia. Non ci ho pensato due volte”.