Serie A, le migliori giocate della 1^ giornata

Serie A

Marco D'Ottavi

È ricominciato il campionato e sono ricominciate le grandi giocate, dal filtrante di Pellegrini, ai doppi passi di Igor e la cavalcata di De Sciglio

CAGLIARI-INTER LIVE

Finalmente è ricominciato il campionato e contestualmente la nostra rubrica dedicata all’unica cosa che ci infiamma più del campionato stesso: le migliori giocate. Come già lo scorso anno (e quello prima), ci occuperemo di selezionare i gesti tecnici più spettacolari visti sui campi della Serie A. Quindi tunnel, dribbling, rovesciate, tacchi ma anche scivolate, parate, recuperi. Il criterio è soggettivo, ma lo spettacolo oggettivo. Già le giocate scelte da questa prima giornata rende bene l’idea e il tono che vogliamo trasmettere, ovvero selezionare - più dei momenti puramente spettacolari - quelli più inaspettati, giocate che arrivano all’improvviso, tirate fuori come conigli dal cilindro del talento dei giocatori della Serie A.

L’azione personale di De Sciglio

Mattia De Sciglio è arrivato alla nona stagione di Serie A, tra Milan e Juventus. Dopo aver promesso molto, il suo percorso di crescita ha avuto un rallentamento, questo non gli ha impedito tuttavia di diventare il terzino destro di ricambio della squadra campione d’Italia. In un calcio in cui ai terzini viene richiesto di saper fare sempre più cose, soprattutto nella fase offensiva, De Sciglio rimane una versione non particolarmente moderna, ma molto solida: nessun particolare picco, ma una buona affidabilità nelle due fasi.

Anche per questo vederlo partire sulla fascia destra e saltare due avversari come paletti è stato sorprendente e spettacolare, più che se la stessa azione l’avessimo vista fare - per esempio - a Kyle Walker del Tottenham. De Sciglio riceve un passaggio di testa da Bonucci e non sembra voler “andare”, ma dopo essersi allungato il pallone col secondo tocco ha una accelerazione improvvisa che gli permette di anticipare con un tocco l’intervento di Barillà, col tocco successivo manda fuori tempo la copertura di Gagliolo. L'accelerazione di De Sciglio prende di sorpresa anche i suoi compagni: arrivato sul fondo il terzino non trova nessuno in area, allora rientra e serve l’accorrente Douglas Costa, che poi agevolerà la pericolosa conclusione di Higuain.

I doppi passi di Igor 

Uno dei motivi per guardare quante più partite possibili della Serie A sono i nuovi arrivati. Certamente farsi un’idea di quelli della propria squadra, ma anche impicciarsi di quelli degli altri, iniziare a capire che brillerà e chi invece presto finirà sul fondo della panchina. 

Per questo la prestazione di Igor deve aver attirato l’attenzione non solo dei tifosi della SPAL, ma anche di tutti gli spettatori neutrali (soprattutto quelli che fanno il fantacalcio). Arrivato dopo una stagione all’Austria Vienna, Igor ha esordito titolare anche a causa dell’infortunio di Farias e non si è lasciato sfuggire l’occasione.

Il picco della sua prestazione è senza dubbio la giocata per servire l’assist a Petagna in occasione del secondo gol della SPAL. Un cross forte e teso che arriva dopo una serie di doppi passi ipnotici. Igor punta Hateboer, tocca il pallone con la punta e poi ci fa girare le gambe intorno per ben 7 volte, forse un record per la serie A. La sua giocata non ha la rapidità dei doppi passi storici, quelli di Amantino Mancini e Ronaldo, è più compassata, ma non per questo meno affascinante: alla lentezza dei doppi passi, infatti, Igor alterna lo scatto bruciante per portarsi il pallone sul fondo e regalare il più facile dei gol al compagno. La prima giocata di una lunga stagione, speriamo, per Igor.

Recupero Ekong

Si sta parlando molto degli zero tiri in porta del Milan contro l’Udinese, concentrandosi sulla difficoltà mostrata dalla squadra di Giampaolo nel costruire un gioco offensivo. Il merito però va dato anche alla grande prestazione difensiva della squadra di Tudor, capace di rimanere compatta per tutti e 90 minuti. Nel pacchetto difensivo, se Becao si è preso i giusti onori per il gol vittoria, Troost-Ekong ha dimostrato che dopo una stagione è pronto per il salto di qualità.

In questa occasione, dopo un tentativo di intercetto al dire il vero tutt’altro che perfetto, Ekong si trova a dover rincorrere Piatek lanciato verso la porta di Musso. L’attaccante del Milan è molto veloce, Ekong infatti riesce a recuperare pochissimo del suo vantaggio in termini di spazio, ma dimostra una notevole lucidità nella scelta di tempo. Ekong in stirata toglie il pallone dalla disponibilità di Piatek in maniera pulitissima, in una zona di campo estremamente pericolosa. La stagione di Ekong è appena all’inizio, ma la salvezza dell’Udinese passerà anche dalla frequenza con cui il suo difensore riuscirà ad eseguire queste giocate.

Filtrante di Pellegrini

Lorenzo Pellegrini è stato forse il giocatore più migliorato della scorsa stagione, una delle poche note liete della Roma. Schierato trequartista per necessità, in quella posizione ha dimostrato di essere uno dei centrocampisti più completi del nostro campionato. Con Fonseca sta occupando la posizione di centrale in un centrocampo a 2, ma questo non sembra limitare la sua creatività con la palla, come dimostra questo grande filtrante per Cengiz Under nella partita contro il Genoa.

Pellegrini riceve il passaggio all’indietro del compagno e mentre prosegue la sua corsa in diagonale verso l’esterno segue attentamente lo scatto (abbastanza assurdo) di Under verso la porta avversaria. Pellegrini alza la testa due volte, poi quando sembra chiuso, fa una piccola pausa e poi con il piatto destro disegna una linea di passaggio, di quelle che ti fanno chiedere come ha fatto a vederla. Pellegrini fa passare il pallone tra quattro difensori del Genoa per trovare sulla corsa Under e metterlo davanti alla porta. Se il turco avesse preso meglio la mira, avremmo già un serio contendente per il premio di assist dell’anno.

Lo slalom di Falco

Filippo Falco viene soprannominato il Messi del Salento. Benito Carbone, suo allenatore ai tempi del Pavia, lo definiva uno dei pochi ancora in grado di «divertirsi con il pallone tra i piedi, dote sempre più rara nel mondo del calcio». Ieri nella Scala del calcio Falco ha dimostrato di essere pronto per la Serie A, dopo una carriera passata nelle serie minori. Con le sue accelerazioni e i suoi dribbling ha messo in difficoltà la difesa dell’Inter, anche Skriniar uno dei marcatori migliori del nostro campionato. 

Se il paragone con Messi può apparire un po’ esagerato, il modo in cui Falco si libera di 4 avversari dentro l’area dell’Inter è sicuramente una reminiscenza del modo di giocare dell’argentino. Falco prima resiste al contatto con Sensi, poi gira intorno a Brozovic, ma la vera magia è come si incunea tra Skriniar e Candreva, con un tocco di esterno-interno con il sinistro di una rapidità impressionante. 

Non è stata una buon esordio per il Lecce, schiacciato dalla voglia dell’Inter, ma siamo sicuri che Falco ci farà divertire ancora.