Juventus, Szczesny: "Impressionato da Sarri. Napoli? I big match di solito li vinciamo"

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Il portiere polacco ha parlato in esclusiva a Sky sport della prossima sfida contro il Napoli e non solo: "Troppo presto per un match così? Adesso o dopo non cambia molto. E ci capita spesso di vincere gli scontri diretti". Poi su Sarri: "Sono rimasto colpito dall'impatto che ha saputo avere sulla squadra". Infine su Buffon: "Ha un entusiasmo incredibile"

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E' tornato Buffon, ma la porta della Juventus parla polacco. Wojciech Szczesny è alla sua terza stagione in bianconero, la seconda consecutiva da numero uno titolare. Ecco perché c'era lui fra i pali all'esordio in campionato contro il Parma, dove sono serviti alcuni interventi per ottenere il primo clean sheet della stagione. Sabato allo Stadium arriva il Napoli, subito un big match anche se siamo appena alla seconda giornata: "Ma va bene così - ha detto Szczesny in esclusiva a Sky Sport - tanto dobbiamo incontrarli due volte. Adesso o dopo non cambia molto. Bisogna vincere. Negli ultimi anni il Napoli ci ha dato molto fastidio. Non vediamo l'ora di scendere in campo". La sfida è lanciata.

Napoli significa il recente passato di Sarri. Come lo vedevi da lontano e come invece lo hai scoperto da allenatore della Juventus?

"Vedevo il suo Napoli giocare benissimo. Adesso qui vedo che con lui si lavora tanto ed è tutto molto faticoso. Sono stato impressionato dall'impatto che ha dato subito alla squadra".

Cosa è cambiato con lui nei metodi rispetto ai 5 anni con Allegri?

"Si lavora molto di più sul campo e con il pallone. Anche il modo di difendere è diverso, perché la linea è molto più alta per pressare meglio gli avversari. Quindi bisogna lavorare molto sulla tattica. Ci siamo divertiti tanto nel pre campionato".

In queste settimane sappiamo che non può allenarvi. Quanto manca la sua guida costante e quali sono le difficoltà?

"Non abbiamo incontrato nessuna difficoltà, siamo una squadra matura. Lui ha un ottimo staff che sa gestire il gruppo. Poi certo, sarebbe sempre meglio averlo con noi".

Il Napoli invece ha ancora Ancelotti e ha aggiunto ottimi giocatori, da Manolas a Lozano. Ed è stata anche l'ultima squadra a vincere in serie A allo Stadium proprio con Sarri in panchina. Che partita ti aspetti?

"Come al solito, credo che sarà una gara molto combattuta. Gli scontri diretti sono difficili. Ma noi spesso li vinciamo. Speriamo di farlo anche sabato".

Tra gli ex c'è anche Higuain. Sembrava destinato ad andar via. Invece ha lottato e si è riguadagnato la Juve. Come lo hai ritrovato?

"Benissimo. Gia durante le amichevoli estive era cattivo. Era tornato ada essere il vecchio Higuain. Quando lo vedo così so che farà tanti gol".

Dybala invece come sta? Queste voci intorno a lui lo disturbano?

"Sta bene, avete visto tutti il gol contro la Triestina. Siamo tanti e tutti dobbiamo lottare per un posto da titolare".

Si preannuncia un campionato più equilibrato. Sulla carta sembra una lotta a tre. Per te e in generale per voi, se ne parlate all'interno dello spogliatoio, qual è l'avversario che può darvi più fastidio?

"Si sono rinforzate in tante, sarà più difficile vincere. Sono cambiati diversi allenatori. Oltre a Inter e Napoli anche Roma e Lazio si sono rinforzate. Sara più equilibrato ma se noi lavoriamo come l'anno scorso faremo un buon risultato".

Giovedi c'è il sorteggio di Champions. Ronaldo ha detto che non deve essere un'ossessione. Rispetto all'anno scorso, quando non si parlava d'altro dopo l'arrivo di CR7, come la state vivendo?

"De ligt non può più eliminarci. Ronaldo neppure, quindi abbiamo più chance (ride n.d.r). Però adesso non penso alla Champions, vedremo quali saranno gli avversari. Però ora la testa è solo allo scontro diretto di sabato contro il Napoli".

In cosa sei cambiato di più rispetto ai tempi dell'Arsenal o della Roma?

"Ho vinto più trofei e questo è importante. Poi maturando si commettono meno errori".

Il ritorno di Buffon è stata una sorpresa. Quando sei arrivato, eri il suo secondo. Adesso è lui che sta alle tue spalle. Avresti mai immaginato di avere un secondo così importante?

"È bello. Ho avuto il più forte portiere al mondo come secondo (Alisson), adesso il più forte della storia. È bello. Perche ho vissuto un anno con Buffon e ho imparato tanto da lui. Vedere come si allena e l'impatto che ha nello spogliatoio è incredibile".

È cambiato il vostro rapporto rispetto a due anni fa? Come collaborate?

"Siamo sempre amici. La differenza è che, quando si va in campo adesso, io sono il titolare ma credo che giocherà tanto anche lui quest'anno".

Buffon a 40 anni ha l'entusiasmo di un ragazzino. Tu come ti immagini fra 10 anni?

"Sicuramente non in campo, non ce la farei a giocare fino a quell'età. Lui ha un entusiasmo incredibile. Si vede che ha passione per il lavoro. Io faccio già fatica a 29 anni e lui sembra uno dei giovani. Quindi è bellissimo vederlo cosi".