Bonucci avvisa l'Inter: "A Milano sarà grande Juve. Conte ci ha insegnato..."

Serie A

Il difensore della Juventus ha presentato il big match con l’Inter in un’intervista rilasciata a Sky Sport: "Conte ci ha insegnato cosa significhi indossare la maglia bianconera, ci ha trasmesso la sua fame. Il rapporto con lui è rimasto anche quando si sono divise le strade"

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Il successo sul Bayer Leverkusen in Champions League permette alla Juventus di arrivare nel migliore dei modi allo scontro diretto con l’Inter di domenica sera. Intervistato da Sky Sport, Leonardo Bonucci ha presentato così la sfida: "In questo tipo di partite è sempre difficile dare una favorita. Sarà una grande Juve, che andrà a Milano per conquistare la vittoria, proveremo a fare un’ottima prestazione. L’Inter è partita alla grande con Conte in panchina, ma c’era da aspettarselo: ha messo insieme una grande squadra. La loro difesa ha giocatori di grandissimo valore, che insieme stanno facendo bene e hanno tutte le caratteristiche per completarsi a vicenda. Poi quando si ha il sistema di gioco che permette di muoversi in sincronia viene tutto più facile e a loro sta riuscendo. Vogliamo vincere lo scudetto ma i nerazzurri non sono da meno. Col Barcellona è stata una bella partita, per un’ora si è vista l’Inter di Conte: palla in verticale e aggressività, ma poi sono venute fuori delle individualità extraterrestri dei blaugrana. L’Inter sta crescendo, sarà una partita entusiasmante che si giocherà colpo su colpo. Noi siamo pronti a combattere".

Ricordi di Conte

Le strade di Antonio Conte e Leonardo Bonucci si sono incrociate tra il 2011 e il 2014 alla Juventus, e nel biennio successivo quando l’allenatore è diventato il commissario tecnico della Nazionale. "Ciò che ci ha trasmesso Conte alla Juve e in Nazionale è stata quella fame, la voglia di non mollare mai, una mentalità che permette di andare oltre i fastidi per arrivare all'obiettivo. Ci ha inculcato queste cose dal primo giorno, penso che Conte sia stato perfetto per quella Juve: gli serviva una chance con una grande e noi dovevamo ritornare grandi dopo Calciopoli, avevamo bisogno di qualcuno che ci facesse capire cosa significava indossare questa maglia. Dopo tre anni alla grande, il nostro percorso di crescita è continuato e si sono divise le strade, ma i rapporti sono comunque rimasti" ha proseguito il difensore.

Il passaggio da Sarri ad Allegri

In estate la Juventus ha cambiato allenatore, passando da Massimiliano Allegri a Maurizio Sarri, con due modi di vedere il calcio totalmente agli antipodi, come ha confermato lo stesso Bonucci: "Le richieste di Sarri sono completamente opposte rispetto all'interpretazione delle partite con Allegri. Ora la difesa è più a zona e negli spazi rispetto ad un gioco a uomo e nei primi tempi c'è stata qualche difficoltà in questi aspetti. Stiamo crescendo ed è con il lavoro che certe situazioni migliorano. Il percorso ora è iniziato e non finirà qui". L’infortunio occorso a Chiellini ha dato vita alla coppia inedita composta con De Ligt. "Ha tutto per diventare il miglior difensore del mondo. Deve crescere gradualmente, gli è stato messo troppo peso addosso nelle prime partite. Ci siamo passati tutti, fa parte del nostro lavoro. Ora è più sereno. Come me gli piace giocare il pallone, viene dalla scuola olandese dove anche i difensori devono far girare la palla velocemente. Lui a differenza mia però è più forte e cattivo nell'uno contro uno, nel giocare a uomo, per questo abbiamo incontrato qualche difficoltà. Matthijs ha fatto una crescita veloce per un giovane di 19 anni" ha concluso il giocatore.