
Oltre 200 precedenti in gare ufficiali per il Derby d'Italia, match avvincente dai tanti gol segnati nella storia della sfida. Reti ed esultanze memorabili negli ultimi vent'anni: ricordate l'aeroplanino di Mourinho o gli occhiali da sole di Morata? Ripercorriamo le feste in campo più curiose

Dal "volo" di Mourinho alla linguaccia di Del Piero, da Morata in versione "Blues Brothers" all’eroe nerazzurro che non ti aspetti. Spettacolo garantito nel Derby d’Italia, big match tra Inter e Juventus dai tanti episodi memorabili: gol e naturalmente esultanze, marchio di fabbrica di una sfida unica. Ecco tutti i festeggiamenti in campo più curiosi negli ultimi vent'anni
Dazn1 sul canale 209 di Sky: la guida
RADJA NAINGGOLAN (Inter-Juventus 1-1, 27 aprile 2019). Iniziamo dalla prodezza del Ninja, destro al volo meraviglioso in occasione dell’ultimo scontro diretto in Serie A. Una magia che scatena l’esultanza del belga a San Siro, tuttavia nella ripresa sarà un fuoriclasse a rovinargli la festa…

CRISTIANO RONALDO (Inter-Juventus 1-1, 27 aprile 2019). Già, perché al 62’ è Cristiano Ronaldo a trovare l’1-1 con un rasoterra chirurgico: Handanovic battuto ed esultanza particolare per il portoghese, aggrappato ai compagni Bernardeschi e Spinazzola

MAURO ICARDI (Inter-Juventus 2-3, 28 aprile 2018). Davvero appassionante il derby d’Italia di ritorno di quella stagione, quando i nerazzurri ridotti in dieci dal 18’ (espulso Vecino) rimontano con Icardi e l’autorete di Barzagli. È proprio l’argentino a mostrare le orecchie al pubblico, ma non finisce qui…

GONZALO HIGUAIN (Inter-Juventus 2-3, 28 aprile 2018). Rimonta e contro-rimonta in quella partita: Cuadrado pareggia con la deviazione fondamentale di Skriniar, poi è Higuain a trovare il colpo di testa da tre punti all’89’. Un argentino e un goleador come Icardi, nemmeno l’esultanza cambia

JUAN CUADRADO (Juventus-Inter 1-0, 5 febbraio 2017). Un’altra festa bianconera, stavolta all’Allianz Stadium nel segno di Cuadrado: il colombiano s’inventa un gran destro dalla distanza, lui che apre e chiude le danze. Nessuna metafora, è proprio Cuadrado a dare spettacolo davanti alla telecamera con un balletto che diventa virale

IVAN PERISIC (Inter-Juventus 2-1, 18 settembre 2016). Evidentemente coinvolgere il pubblico mostrando le orecchie è un vizio: gestualità tipica di Icardi che pareggia dopo il vantaggio di Lichtsteiner, mimica adottata anche dal neoentrato Perisic che stende i bianconeri di Allegri esaltando il popolo interista

LEONARDO BONUCCI (Inter-Juventus 7-8 dcr, 2 marzo 2016). Concediamoci un breve excursus in Coppa Italia, d’altronde il confronto in semifinale nell’edizione 2015/16 fu pazzesco: bianconeri vittoriosi 3-0 all’andata ma rimontati a San Siro dopo i tempi regolamentari. Si va ai rigori dove l’unico errore è di Palacio, mentre Bonucci firma il penalty decisivo e scarica tutta la tensione di una partita folle. Lo stesso Bonucci aveva già punito l’Inter pochi giorni prima in campionato

ALVARO MORATA (Inter-Juventus 1-2, 16 maggio 2015). Come darsi un tono dopo aver segnato un gol da tre punti: per informazioni chiedere all’attaccante spagnolo che, dopo le reti di Icardi e Marchisio, gela San Siro beffando Handanovic con un destro maligno. Ecco quindi che dagli spalti spuntano un paio di occhiali da sole caduti ad un tifoso nerazzurro per lo sconforto: Morata li raccoglie e non esita a sfoggiarli

GIORGIO CHIELLINI (Juventus-Inter 3-1, 2 febbraio 2014). Chi si batte il petto coi pugni in un’esultanza alla "King Kong" (divenuto un suo soprannome) è invece Giorgio Chiellini: succede nel derby di ritorno della stagione 2013/14, vittoria dei bianconeri dove il provvisorio 2-1 porta la sua firma

MAURO ICARDI (Inter-Juventus 1-1, 14 settembre 2013). Ritroviamo l’attaccante argentino nell’appuntamento d’andata della stagione, botta e risposta in due minuti tra Maurito e Vidal a San Siro. Prima del pareggio bianconero la gioia non può che essere di Icardi particolarmente ispirato nei Derby d’Italia

ANTONIO CONTE (Inter-Juventus 1-2, 30 marzo 2013). Goleador ma non solo nella storia della sfida: prendete un allenatore come Conte, vittorioso grazie a Quagliarella e Matri liberando tutta la sua gioia. E pensare che lo rivedremo a parti invertite a San Siro contro la sua ex Juve

DIEGO MILITO (Juventus-Inter 1-3, 3 novembre 2012). Ma nell’incrocio d’andata a festeggiare erano stati i nerazzurri di Stramaccioni dopo il vantaggio a freddo di Vidal: doppietta del "Principe" e sigillo finale di Palacio, quanto basta per espugnare lo Stadium nel segno di un attaccante fenomenale come Milito

CLAUDIO MARCHISIO (Inter-Juventus 1-2, 29 ottobre 2011). Dal "Principe" al "Principino" il passo è breve: fu il centrocampista bianconero a decidere quel big match, gol-partita alla mezz’ora che Marchisio festeggia con tutta la rabbia possibile

MAICON (Inter-Juventus 2-0, 16 aprile 2010). È il derby d’Italia dello strepitoso gol in palleggio del terzino brasiliano, vantaggio spettacolare seguito in pieno recupero dal bis di Eto’o. E proprio sul raddoppio nerazzurro s’inserisce un altro protagonista in casa interista…

JOSÉ MOURINHO (Inter-Juventus 2-0, 16 aprile 2010). "Mou" senza freni sulla strada del Triplete: i suoi uomini regolano la Juve e lui si regala un aeroplanino che diventa indimenticabile per il pubblico di fede nerazzurra. Era il magico 2010 per l’Inter, una stagione davvero storica

ZDENEK GRYGERA (Juventus-Inter 1-1, 18 aprile 2009). Si festeggia per un gol da tre punti e pure per il pareggio in pieno recupero. È il caso del difensore ceco, letale di testa su corner di Giovinco per lo sconforto degli interisti Ibrahimovic e Balotelli. Ebbene sì, Grygera s’iscrive ai marcatori più improbabili del Derby d'Italia

MARIO BALOTELLI (Juventus-Inter 2-3, 30 gennaio 2008). Chi si consacrò proprio nel big match fu un giovanissimo Super Mario, lanciato in prima squadra da Roberto Mancini e determinante nel ritorno dei quarti di Coppa Italia: sua la doppietta che eliminò la squadra di Ranieri dopo il 2-2 dell’andata

MAURO GERMAN CAMORANESI (Juventus-Inter 1-1, 4 novembre 2007). Cruz illude la squadra di Mancini all’Olimpico, ma ci pensa il campione del mondo a fissare il pareggio nella ripresa. Un gol pesante e un’esultanza da "Loco" per Camoranesi, pedina fondamentale di quella Juve

ALESSANDRO DEL PIERO (Inter-Juventus 1-2, 12 febbraio 2006). Un’immagine simbolo per i tifosi bianconeri: Alex che esulta e corre felice tirando fuori la lingua, festeggiamento di rito per anni della bandiera juventina. In realtà l’esultanza nacque in quel Derby d’Italia: Del Piero la decise su calcio di punizione e creò la linguaccia come personalissimo brand

JUAN SEBASTIAN VERON (Juventus-Inter 0-1, 20 agosto 2005). Derby d’Italia che può assegnare anche una Supercoppa italiana, basta tornare indietro al 2005 e al gol-partita della "Brujita" ai tempi supplementari. Trionfano i nerazzurri di Mancini e Veron può esplodere tutta la sua felicità

JULIO CRUZ (Juventus-Inter 0-1, 20 aprile 2005). Chi ha spesso lasciato il segno nella storia della sfida è "El Jardinero", decisivo nel match di ritorno in Serie A allo Stadio delle Alpi. Il colpo di testa dell’argentino su cross di Zé Maria vale i tre punti per i nerazzurri: più che giustificata la sua esultanza con i compagni

DANIELE ADANI (Inter-Juventus 6-7 dcr, 12 febbraio 2004). A passare il turno in semifinale di Coppa Italia furono i bianconeri, tuttavia a trascinare la sfida ai rigori fu il difensore nerazzurro: gol pesante e dedica speciale a Francesco, 15enne tifoso dell’Inter scomparso da casa a Brescia e ritrovato dopo una settimana a Genova. "Sono molto contento", commentò Adani alla buona notizia dopo aver destinato la rete al ragazzo

PAVEL NEDVED (Juventus-Inter 3-0, 2 marzo 2003). Grande protagonista bianconero in campo per 8 anni, il centrocampista ceco prese parte al tris rifilato alla squadra di Cuper al Delle Alpi. Suo il provvisorio 2-0, mancino preciso a seguire l’autorete di Guly: festa totale per i bianconeri con Camoranesi ad arrotondare il risultato nel finale

FRANCESCO TOLDO (Inter-Juventus 1-1, 19 ottobre 2002). Impossibile dimenticare quel "non-gol" del portiere nerazzurro, pareggio beffa per la Juve avanti con Del Piero all’89’ ma agguantata all’ultimo respiro dagli sviluppi di corner. Nella mischia spunta la deviazione di Toldo, ma l’ultimo tocco chiarito dalle immagini è di Vieri: poco cambia per l’esultanza travolgente dell’Inter

CLARENCE SEEDORF (Inter-Juventus 2-2, 9 marzo 2002). Un sinistro all’incrocio dopo una manciata di minuti, prodezza bissata col destro da distanza siderale in pieno recupero. Non può che essere l’olandese l’uomo di quel match, doppietta-capolavoro per il futuro simbolo del Milan: lui che sfoggiò una maglia bianca con la scritta "Pantera 10", ovvero il suo soprannome e il numero di maglia

FILIPPO INZAGHI (Juventus-Inter 3-1, 14 aprile 2001). Figuratevi se all’elenco delle nostre esultanze può mancare una sentenza come Superpippo, goleador eccezionale e particolarmente vivace dopo ogni rete segnata: eccolo dopo il provvisorio 2-0 di quell’incontro completato dai centri di Tacchinardi, Del Piero e Vieri

ALESSANDRO DEL PIERO (Juventus-Inter 1-0, 25 ottobre 1998). E prima del doppio successo dei bianconeri nella Serie A 1999/2000 (1-0 a Torino e 2-1 a Milano), la Juve aveva chiuso imbattuta anche il doppio confronto in quel campionato: 0-0 al ritorno a San Siro e, soprattutto, l’1-0 targato Del Piero all’87’ nel primo round al Delle Alpi. Se la linguaccia arriverà qualche anno più tardi, la gioia di Alex sigilla la nostra carrellata di esultanze dal Derby d’Italia