Nuovo stadio, Inter e Milan incontrano i cittadini: "Sì al dialogo"

Serie A

L'Ad nerazzurro Antonello e il presidente rossonero Scaroni hanno spiegato in un'assemblea pubblica che si è tenuta presso la sala consiliare del Municipio 7 di Milano il perché della necessità di un nuovo impianto al posto della ristrutturazione di San Siro

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Un nuovo stadio per Milano al posto dello storico impianto di San Siro. Tema caldo per Inter e Milan, con le due società – rappresentate nell'occasione dall'amministratore delegato nerazzurro Antonello e il presidente rossonero Paolo Scaroni – che hanno spiegato in un'assemblea pubblica presso la sala consiliare del Municipio 7, la circoscrizione che interessa la zona di San Siro, le motivazioni che li hanno spinti a presentare al Comune un Masterplan che preveda la costruzione di un nuovo impianto al posto dello storico Meazza. I due progetti rimasti in corsa sono stati mostrati ai presenti, ai quali sono nuovamente state motivate le ragioni che hanno spinto i due club a optare per la costruzione di un nuovo stadio, anziché ristrutturare il Meazza.

Cresce il fronte dei "no"

I residenti del Municipio 7 si schierano contro il progetto di Inter e Milan per il nuovo San Siro.  Tanti i temi portati a galla nel corso dell'assemblea, dalla viabilità alla demolizione di San Siro passando per la mancata ristrutturazione, la vicinanza con via Tesio, i prezzi dei biglietti, il progetto di Boeri scartato ("non rispondeva ai requisiti tecnici" ha spiegato Antonello) e la necessità di trasparenza.

Milan e Inter aprono al dialogo con i cittadini

Milan e Inter hanno comunque ribadito la volontà di non ristrutturare San Siro, sottolineando l'importanza del confronto. "Il concetto fondamentale è dialogare con i cittadini - le parole dell’Ad nerazzurro Antonello -, da adesso apriamo il nostro percorso di dialogo. Cercheremo di recepire tutte le osservazioni, non siamo qui ad imporre nulla. Il Comune dovrà esprimersi sull'interesse pubblico, la scadenza del 10 ottobre sarà probabilmente prorogata ma siamo disponibili a dare la proroga. Se sarà accordato il pubblico interesse, saremo contenti di ritrovarci coi cittadini, ha concluso il dirigente interista.