Il difensore uruguaiano esalta a Sky Sport le qualità dell'allenatore nerazzurro: "La sua passione va oltre la tattica, con lui si impara giorno dopo giorno". Poi sugli idoli di sempre: "Diego Lugano e Puyol, oltre al mito Francescoli"
All’Inter è arrivato la scorsa estate dopo aver trascorso anni ricchi di soddisfazioni all’Atletico Madrid: Diego Godin è stato uno dei giocatori scelti dalla proprietà per rinforza la rosa a disposizione di Antonio Conte, nuova guida dei nerazzurri. E proprio del nuovo allenatore dell’Inter parla Godin in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport: "Con Conte impariamo giorno dopo giorno. È un allenatore nuovo per quasi tutti noi, ma siamo ancora nella fase dell'apprendimento, ci sta trasmettendo le sue idee. Il mister – prosegue il difensore uruguaiano – ci fa capire come ci si deve comportare in partita, ci trasmette la sua passione, la sua idea di calcio che è importante quanto la tattica e questo secondo me è fondamentale. Stiamo capendo tante cose, non posso entrare nello specifico ma assicuro che stiamo imparando tantissimo".
"Francescoli l'idolo. Tra i difensori dico Lugano e Puyol"
Godin riavvolge il nastro dei ricordi e svela i suoi idoli da bambino, quando sognava di diventare un calciatore di successo: "Il mio idolo da bambino era Francescoli, che era un mito in Uruguay all’epoca. A livello difensivo il mio riferimento invece è sempre stato Diego Lugano per il suo modo di stare in campo: con gli anni siamo anche diventati grandi amici”. Lugano, ma no solo: “evo dire che mi piaceva tantissimo Puyol del Barcellona, ammiravo il suo modo di vivere la competizione in campo. È un giocatore che ha saputo gestirsi e per questo ha avuto una carriera molto lunga. È stato uno dei più grandi difensori a livello mondiale", conclude il difensore dell’Inter.