Il difensore francese in esclusiva a Sky Sport: "Dispiace per Giampaolo, ma sono convinto che con Pioli faremo grandi cose". Sugli obiettivi personali e di squadra: "Qui per giocare tutte le gare e fare la storia. Dando l'anima, possiamo centrare il quarto posto"
La sua rete ha dato il via alla rimonta rossonera contro il Genoa, un successo che però non è bastato a Marco Giampaolo per mantenere il suo posto in panchina. Theo Hernandez, esterno sinistro classe 1997 arrivato in estate dal Real Madrid, analizza il difficile inizio di stagione del Milan partendo proprio dal cambio di guida tecnica: "Dispiace che Giampaolo sia andato via, ma sono cose che succedono nel calcio. Ora è arrivato un nuovo allenatore e dobbiamo fare le cose al meglio", le sue parole rilasciate nell'intervista esclusiva concessa a Sky Sport.
Sugli obiettivi personali
"Lavoro ogni giorno per giocare titolare. Nelle ultime partite ci sono riuscito e spero di poterle giocare tutte. Sto qui per lavorare duro e fare la storia nel Milan. Sono un ragazzo giovane, devo imparare ancora tanto ma posso fare grandi cose".
Su Pioli
"È un grande allenatore come tutti quelli che sono stati qui. Non lo conoscevo, è un allenatore a cui piace giocare bene a calcio. Credo che con lui possiamo fare grandi cose perché è un allenatore molto bravo, dai concetti chiari. Credo che possiamo davvero fare grandi cose con lui".
Sulla prima cosa che ha detto Pioli al gruppo
"La prima cosa che ci ha detto è che dobbiamo lavorare duro. Che non possiamo lasciare che i tifosi del Milan siano arrabbiati con noi, una cosa normale per come stiamo andando. Dobbiamo continuare a lavorare duro per fare in modo di riportarli dalla nostra parte e fare in modo che ci sostengano".
Quarto posto obiettivo possibile?
"Sì, credo che abbiamo una grande rosa per stare davanti. È vero che le ultime partite non sono state semplici, ma abbiamo una grande squadra che può lottare e stare in alto. Non ci resta che lavorare duro e dare l’anima per vincere le partite".
La gara con il Lecce può essere quella della svolta per voi?
"Si può essere la svolta. Sono partite in cui dobbiamo lasciare il cuore in campo perché le vittorie portano morale. Le sconfitte invece ti abbattono. Dobbiamo vincere contro il Lecce per affrontare nel migliore dei modi la partita successiva".