L'allenatore croato non sarà in panchina nella partita contro il Torino dopo l'espulsione contro la Fiorentina prima della sosta. Dura presa di posizione del direttore dell'area tecnica sul sito del club: "Vengono usati due pesi e due misure"
L'Udinese non ci sta. Dopo che il ricorso per la squalifica di Igor Tudor, espulso contro la Fiorentina, è stato respinto, la società bianconera ha attaccato la federazione con un comunicato sul proprio sito firmato da Pierpaolo Marino. Il direttore dell'area tecnica del club, tornato quest'estate nel club friulano, ha tirato in ballo il precedente della squalifica revocata a Mazzarri dopo Parma-Torino, recriminando per la differenza di trattamento.
Il comunicato di Marino
Di seguito, le parole del dirigente: "Siamo indignati, dopo la vicenda De Paul eravamo irritati, ora siamo indignati. La Figc vive un momento di grande imbarazzo, in 40 anni di calcio non ricordo che la Federazione abbia mai chiesto la revoca di un provvedimento della Corte Federale di Appello come accaduto per Mazzarri, pur non volendo mettere il naso in casa d'altri ma solo per commentare una decisione che la Figc ha ritenuto opportuno prendere avverso una pronuncia di un suo organo. E' clamoroso che il regolamento nazionale non sia stato adeguato al regolamento FIFA e, inoltre, è tutto da verificare se il regolamento internazionale prevalga su quello federale: se così fosse, allora, andrebbero aboliti altri istituti in essere soltanto in ambito italiano. La Figc, dunque, avrebbe dovuto immediatamente disciplinare la nuova normativa in essere secondo cui anche gli allenatori sono soggetti al regime dei cartellini come i giocatori. Ma già il fatto che il giudice non abbia ritenuto inammissibile il ricorso ma l'abbia respinto, entrando nel merito, testimonia che il regolamento FIFA non sia stato ancora recepito. Aspettiamo le motivazioni perché, magari, sarà stato detto che Tudor ha assassinato qualcuno quando, invece, è soltanto uscito dall'area tecnica e, quindi, un cartellino giallo sarebbe stato sufficiente come sanzione. Invece il mister ha dovuto subire un rosso pesantissimo poiché la Federcalcio ha deciso di intervenire recependo, per la prima volta, la nuova regola FIFA, a differenza di quanto accaduto nel caso Mazzarri. Si tratta, dunque, di un vero e proprio pasticcio le cui conseguenze vengono, ancora una volta, pagate dall'Udinese. Anche nel caso De Paul, infatti, il giudice sportivo di Milano ha giudicato come violento, cosa che non competerebbe a lui che dovrebbe solo prendere atto del referto dell'arbitro, lo schiaffetto sul collo di un avversario squalificandolo per tre turni; a differenza degli altri precedenti - come quello di De Rossi in Genoa - Roma - quando le giornate di qualifica comminate erano state due. Pertanto siamo indignati perché, ancora una volta, i precedenti non sono stati tenuti in considerazione ed a pagare è l'Udinese: in questo modo si fanno due pesi e due misure ma, soprattutto, siamo indignati per quello che sta accadendo in Federazione a livello di interpretazione regolamentare".