Il presidente rossoblù ha affrontato tantissimi temi in un'intervista esclusiva a Sky Sport: "Non esiste un'altra squadra che rappresenta un'intera isola. Questa è una stagione spartiacque, speravo di lottare per l'Europa nell'anno del centenario" Su Nainggolan: "Ama Cagliari"
La soddisfazione e l’orgoglio di essere il presidente di una squadra sicuramente "speciale". "Perché Cagliari per me è una realtà unica. Non esiste nessuna squadra che rappresenta un’intera isola, un intero popolo: questo credo che il sardo, il cagliaritano e il tifoso del Cagliari lo sappiano benissimo", ha ammesso in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Sky Sport Tommaso Giulini. Il numero uno del club rossoblù non nasconde di sognare in grande dopo un inizio di stagione più che positivo, con la squadra quinta in classifica a quota 14 punti dopo otto giornate di Serie A. Passione, competenza e un legame forte con i propri sostenitori: "In questi cinque anni – ha proseguito il presidente Giulini – abbiamo fatto un bel lavoro per avvicinare ancora di più la squadra e la società ai nostri tifosi e penso che questa debba essere la dimensione del Cagliari. Quella che abbiamo raggiunto oggi, che è una dimensione unica e se poi arriverà più visibilità internazionale ovviamente sarà anche grazie ai risultati, oltre al lavoro di tutti i dirigenti che oggi stanno provando a portare il Cagliari oltre i confini della Sardegna".
"Stagione spartiacque. Sogno l'Europa nell’anno del centenario"
Cagliari che nell’anno del centenario sogna un piazzamento in Europa, un traguardo che lo stesso Giulini aveva messo tra i programmi al momento del suo approdo alla presidenza del club: "Penso che questa sia una stagione spartiacque, abbiamo investito tanto sulla rosa ed è importante capire dove potremo arrivare. Quando ho iniziato 5 anni fa speravo che l’anno del centenario potesse essere quello dove poter competere per qualcosa in più e capiremo nel girone di ritorno se questo sarà possibile oppure no. Capiremo se oltre alla salvezza, possiamo avere altre ambizioni", ha aggiunto il presidente del Cagliari.
"Nainggolan? Avevamo bisogno di uno che amasse Cagliari"
Ambizioni europee coltivate anche grazie a una campagna acquisti davvero importante che ha visto, tra gli altri, il ritorno in Sardegna di Nainggolan: "Credo che Radja sia stato molto importante all’interno di questo gruppo, composto da tanti nuovi giocatori arrivati quest’anno. Avevamo bisogno di uno che amasse il Cagliari e conoscesse i valori di questa squadra. Nainggolan ha dato una grande mano ai ragazzi che sono qui da più tempo per creare l’amalgama giusto all’interno dello spogliatoio, creando quel clima familiare che credo sia fondamentale per arrivare ai risultati". E i numeri al momento non possono che dare ragione a Giulini.
Retroscena Nandez…
Nainggolan ma non solo, perché tra i fiori all’occhiello della campagna acquisti estiva c’è anche Nahitan Nandez, talento uruguaiano arrivato dal Boca Juniors al termine di una lunga e onerosa trattativa: "Diego Lopez è stato il primo a parlare con Nandez a fine 2018 spiegandogli quanto Cagliari è stato importante per tantissimi uruguaiani in passato", ha ammesso Giulini. Che ha poi svelato un altro retroscena: "Cossu andò a vederlo in finale di Libertadores e provò a raggiungerlo nella camera in ritiro, senza però riuscirci, mi diceva sempre di provare a portarlo a Cagliari. Alla fine ci siamo riusciti ed è stato un grande lavoro di gruppo".
"Felice per Maran. L'obiettivo è tenere Cagliari in A"
Cagliari che presto potrà contare su un rinforzo fatto in casa, Alessio Cragno, oggi ai box per infortunio: "Non vedo l’ora di rivederlo in campo. Cragno è arrivato qui come un ragazzino timidissimo e adesso è pronto a diventare uno dei leader del Cagliari. Senza nulla togliere a Olsen: sono sempre stato convinto che fosse il miglior portiere da prendere per sostituire Alessio e infatti lo sta facendo alla grande". Elogi finali anche per Maran: "Sono contentissimo che questa sia la squadra di Maran, si vede la mano del mio allenatore: uno che merita palcoscenici importanti. Tra poco giochiamo a Torino, sarà una partita complicatissima, l’ennesimo esame di maturità. Proveremo a far bene, senza dimenticare che l’obiettivo del Cagliari deve essere sempre e comunque la salvezza. Tenere Cagliari in Serie A è la cosa più importante che ci sia e mi ritengo un po' da questo punto di vista il custode del patrimonio di questa città, perché la squadra di questa città e di tutta la regione rimanga in Serie A", ha concluso il presidente del Cagliari Tommaso Giulini.